25 dicembre 2004

E anche quest'anno...

...e' arrivato Natale!
Con le corse dell'ultimo minuto, l'impacchettamento in piena notte, il risveglio con lo strillo: scendiamo giu'!
E finalmente sembra che il mio occhio destro stia tornando normale. Un "infiltrato corneale" mi ha tenuto lontano dal computer per qualche tempo e continuo a non vedere l'ora che finisca sto 2004.

Comunque sia, un augurio di pace e serenita' a tutti voi,
anche dal mio adorato gnomo <3

07 dicembre 2004

Telefonata all'assistenza tecnica Libero

- Buongiorno sono Marco in cosa posso esserle utile?
- Buongiorno, senta da qualche giorno ho un problema a raggiungere un indirizzo su internet, ho fatto un traceroute e sembra che dipenda da un routing che per raggiungere Monaco passa due volte avanti e indietro su New York..
- [interrompendomi] Cosa ha FATTO?
- Un traceroute.
- E che cos'e'?
- Scusi questo non e' il numero dell'assistenza internet di Libero?
- Si' ma lei ha fatto il numero dell'assistenza digitale, non Adsl!

No comment.

02 dicembre 2004

Non mi ripiglio.
Sono stanca, stanca, stanca.
Stamattina dormirei per una settimana.
Invece scarpe, giacca e via!

28 novembre 2004

"La mia mamma e' giusta cosi' com'e'".

Questa la segno e gliela faccio rileggere quando avra' 16 anni.

21 novembre 2004

Carbonella. Si puo' essere allergici alla carbonella?
Fatto sta che mi e' tornata l'orticaria. Lieve, ma diodundio e' tornata.
E il risultato di una settimana vestita di cotone con 5 gradi fuori e un bimbetto da accompagnare comunque a scuola ha provocato il peggioramento della bronchite.
Qualcuno mi butti in un cassonetto per favore.

18 novembre 2004

Sopravvissuta all'orticaria.
E al cortisone.
E agli antistaminici.
Sopravvissuta alla bronchite non supportata da farmaci.
Non credo sopravvivero' al mimmo di cattivo umore.
C'e' un limite a tutto.

14 novembre 2004

Venerdi' sera mi appisolo sul divano.
Mi sveglio con una strana sensazione di calore alle guance ma non ci faccio molto caso. Metto a nanna Gioele e poi vado in bagno con la voglia di sciacquarmi il viso. Mi guardo allo specchio e inorridisco.
Ho la faccia rossa e gonfia e approfondendo l'esame scopro che sono piena di bolle in quasi tutto il corpo.
Orticaria.
Controllo lo sciroppo per la tosse che ho preso gia' diverse volte e verifico: raramente puo' dare rash cutaneo.
Ho vinto la lotteria.
Vabbe' vado a dormire, vediamo come va.

Sabato mattina la faccia e' tornata normale, ma ho le mani gonfie e un prurito insopportabile. Resisto fino al pomeriggio e vado alla guardia medica. Interrogatorio serrato per capire da cosa possa essere stata scatenata l'allergia, mentre nel frattempo la situazione peggiora e sembro una di quelle che si addormentano al sole sul lettino in spiaggia. Punturina di cortisone, tranquilla poi le passa tutto.

Stanotte alle due, peggio che mai. Mi autoprescrivo cortisone e antistaminico e cerco di dormire.
Oggi pomeriggio nuova visita alla guardia medica. Si complimentano per l'automedicazione (sono o non sono una mamma? e ogni mamma e' un po' dottore), mi rifanno lo stesso interrogatorio, escludono che si tratti di allergia da contatto, ordinano dieta in bianco e rilasciano la ricettina col cortisone e nuovo antistaminico.
Si raccomandano di non mangiare cibi che non mangio mai, di non bere cose che non bevo mai e di reintrodurre gli alimenti uno alla volta.

Stasera mi appisolo di nuovo sul divano e mi sveglio che sembro Frankenstine.
Mi sembra di avere di nuovo la varicella. Vivo idolatrando il tubetto di Fargan e conto le ore che mancano alla nuova dose di Bentelan (che l'antistaminico l'ho gia' preso).
Il viso ora e' quasi normale, tocca a braccia, mani e pancia.

Ho imparato nuove bestemmie in turco e studio l'aramaico antico.
Poi dice, mi sembri un po' nervosa...

02 novembre 2004

Fino all'anno scorso c'era il rito del saluto dalla finestra. I genitori lasciavano i bambini a scuola e poi si affacciavano al cancello che recinge il giardino e vedevi questi topolini che facevano ciao ciao di la' dal vetro.
Quest'anno, piu' grandicelli, li lasci in classe e li saluti dalla porta.

E io, lo ammetto, non riesco a resistere alla tentazione di restare un attimo a sbirciare quello che fa dopo che me ne sono andata. Piccolo, in quello stanzone che sembra enorme.
Di solito si gira subito e cerca un contatto con la maestra o con un amichetto a cui racconta qualcosa, fa vedere la maglietta preferita. Attacca bottone, insomma.
Stamattina, forse perche' rientrava dopo 5 giorni di assenza mi sembrava cosi' perso... invece e' andato subito da Guido a fargli vedere la manina che si era appena sbucciato cadendo sulla ghiaia del cortile.

E ogni volta, ogni volta, incito mentalmente la persona cui si sta rivolgendo a prestargli attenzione, ad aiutarlo a farsi coraggio e a buttarsi nella mischia.

Non potro' proteggerlo per sempre.

28 ottobre 2004

Un sentito, pubblico ringraziamento ai genitori di Guido che ha passato due notti fa a vomitare e l'hanno mandato a scuola ugualmente il mattino dopo.
"Massi' tanto era solo una forma virale che non da febbre".

Cvd, il cucciolo ha cominciato a vomitare alle otto di stamattina e ha smesso tre quarti d'ora fa, quando finalmente il Peridon ha fatto effetto. A dimostrazione del fatto che la solidarieta' in casa non manca anche Fred ha voluto esprimersi ed eguagliare il fratellino umano (per fortuna in bagno e non sul parquet).

Nessun'altro?

06 ottobre 2004

Sono due i momenti che apprezzo di piu' nella giornata.
Il caffe' davanti al pc mentre la casa dorme ancora e i dieci minuti del tragitto di ritorno in macchina dopo aver accompagnato Gioele a scuola.
Stamattina niente musica: ne' cd ne' Fabio Volo. Ho lasciato galleggiare i miei pensieri in quest'aria un po' afosa e umida e ho cercato di scavarmi un pochino dentro per capire perche' non sono felice.
Non ho motivi per non esserlo. Se mi guardo indietro e ripercorro l'ultimo anno passato non posso che essere soddisfatta del percorso che ho intrapreso, di come sono uscita dalla gabbia che mi ero costruita con le mie stesse mani.
Eppure...
Sono insoddisfatta e mi trascino una lieve nostalgia per qualcosa che non e'. E non sara'.
O, forse, che non e' stato.
Mi sono arresa all'evidenza dei fatti. Gli anni passano e di certo il mio carattere non migliora, la routine ha preso il sopravvento e vedo davanti a me una distesa di giorni sempre uguali e di scarsa soddisfazione.
I voli pindarici appartengono al passato ma ancora non ho raggiunto la quiete della maturita'.
Sto nel valico, poco convinta di riuscire ad arrivare dall'altra parte.
E disillusa.

28 settembre 2004

Sono stufa di:
a) lavorare (evabbe' chi non lo e'?)

b) litigare col piccolo la sera perche'
b.1) si renda riconoscibile facendo il bagno
b.2) mangi (possibilmente a tavola)
b.3) faccia la pipi' prima di andare a letto
b.4) si metta il pigiama
b.5) vada a dormire

c) litigare col piccolo la mattina perche'
c.1) si alzi
c.2) faccia colazione
c.3) faccia sta stramaledetta pipi'
c.4) si vesta
c.5) si rassegni all'idea che dovra' andare a scuola per almeno altri 20 anni

Nota positiva: le mie chiavi di casa stavano dentro al casco della moto.
E il ritrovamento e' avvenuto straordinariamente PRIMA che venisse il fabbro a cambiarci la serratura :-)

27 settembre 2004

Umore sotto i tacchi.
Mi si e' aggrappato come una piovra urlando che non voleva stare a scuola.
Lo capisco, il lunedi' e' duro per tutti. Figuriamoci per un marmocchio...

Ora e' un po' piu' dura anche per me.

23 settembre 2004

Il quesito della settimana

La sincerita' paga?
Sulla mia pelle ho provato che l'accondiscendenza puo' essere un fardello troppo grosso da portare sulle spalle. Ad un certo punto ho deciso che bastava e che avrei cominciato a dire no, non mi va, non ne ho voglia.

Non che la strada sia in discesa in questo modo, per carita', pero' la mia futura ulcera ringrazia.
In compenso i succhi gastrici di coloro che stanno dall'altra parte vanno in sommovimento. E a volte torna pure utile perche' ti ritrovi a sentire/leggere uno sproloquio di analisi retrospettive e future che li' per li' ti lascia anche un po' basita.

Ma serve, dio se serve.
Una settimana esatta dall'inizio della scuola e son gia' cominciati gli smoccicamenti.
Eccheppalle pero'!

13 settembre 2004

E meno male che siamo pacifisti...

- Mamma quando avro' una pistola sparero' a Claudio e lo faro' essere morto!
[N.d.R. Claudio e' il bimbo che all'asilo picchia un po' tutti]
- Non e' bella questa cosa che hai detto. Penso che la mamma di Claudio sarebbe molto triste sapendo che suo figlio e' morto.
- Stai tranquilla mamma, faro' essere morta anche lei!


11 settembre 2004

Segnali inquietanti...

Due giorni fa ho passato una buona mezz'ora in meditazione davanti al bancomat, perche' non mi ricordavo piu' il pin.
Ieri ho perso le chiavi di casa.
Sic.

08 settembre 2004

- Mamma, una volta io ero stato piccolo?
- Si' sei stato piccolo piccolo.
- E anche Guido era piccolo?
- Si', quando tu eri piccolo lo era anche lui.
- E anche tutti i miei compagni di scuola?
- Si'.
- E anche tu sei stata piccola?
- Tutti siamo stati piccoli. Anche io ero una bambina, poi sono cresciuta e sono diventata una mamma. Anche tu crescerai e un giorno diventerai un babbo.
- Un babbo? Ma ce l'abbiamo gia' un babbo, che dici? Io crescero' e crescero' e crescero' e diventero' un Bambino Grande!

Il fruttivendolo che ti sceglie le verdure migliori, il barista che sa gia' come vuoi il cappuccino, la tabaccaia che ti prepara le sigarette giuste sul banco espandono il senso di familiarita' fuori dalle mie quattro mura.
Mi e' tornata la voglia di sistemare casa, di avvenimenti normali, che diano stabilita' al caos pazzesco che mi[ci] gira intorno. Ogni giorno che passa mi[ci] allontana dallo scampato pericolo.

I pensieri escono col contagocce. Fanno capolino nei brevi momenti di pausa, mandano timidi un saluto con la mano e sorridono. Sembra dicano "Ci siamo eh? Quando ci rivuoi basta fare un fischio". Come gli amici migliori. Quelli che il discorso riprende come se ci si fosse visti ieri anche se non ci si sente da una vita. Quelli con cui si puo' stare in silenzio senza sentirsi in imbarazzo, riempiti dalla reciproca[confortante] presenza.

Tu ci sei, io ci sono.
Stiamo dalla stessa parte.

04 settembre 2004

Bentrovati

-Mamma, questa e' la Terra?
- Si', questa e' la Terra.
- E allora perche' c'e' il prato?

30 agosto 2004

E alla fine si parte anche noi.
Una settimanucola di mare, quel tanto che basta a rompere il circolo vizioso.
Eh, ma l'anno prossimo...

Fate i bravi e al mio ritorno cerchero' di esserlo anch'io.

08 agosto 2004

"Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!" [piangendo]
"Che succede?"
"La cassetta non e' cominciata dall'inizioooooooooo!"
"E va bene, vengo io a sistemarla, non e' il caso di farne una tragedia e piangere!..."
"Ma mamma! Io sono un bambino, i bambini quando le cassette non cominciano dall'inizio hanno il diritto di piangere"
"..."

06 agosto 2004

In cucina.
"Mamma guarda, li' c'e' la farina"
"Si'... a cosa serve la farina?"
"A impasticciarci le robe con l'acqua!"

04 agosto 2004

E son diventati trentanove. Ieri.
Una giornata serena, in cui ha primeggiato il riposo (ora che ho una certa eta' diventa necessario).
E tanti sms di auguri che nn mi aspettavo.


27 luglio 2004

Sono sfi-ni-ta.
Giornata passata attendendo con misto di timore senso di liberazione piu' telefonate del commercialista intento a chiedermi lumi e spiegazioni sulla chiusura del bilancio.
Cinque minuti fa l'ok definitivo.

Tutto questo insieme a una baraonda di cani, bambini, telefonate, sms.
Calata l'adrenalina mi si chiudono gli occhi per il sonno, che stanotte mi sono addormentata alle quattro e mezza per essere in piedi alle otto.

Quasi quasi salto la cena e mi appisolo sul divano fino a domattina.

26 luglio 2004

Ok, lo ammetto. Ci avevo creduto. Che le cose potessero essere cambiate, che ci fosse nascosta da qualche parte la prova che quello che ho sempre sentito fosse giusto, fosse vero.
Invece e' la solita mmmerda, cambia solo nome, ma la storia si ripete.
Il bug sara' dentro o fuori di me? Mistero insolubile atm.

C'e' parecchio da lavorare signori, tocca rimboccarsi le maniche, fare marcia indietro, tornare sulla via principale e ricominciare a credere all'unica verita' possibile.

On My Own.
Il resto e' futile contorno, senza la portata principale.

Cucu' son ritornata :-) 

17 luglio 2004

Dopo pistolotto relativo al fatto che si discute in continuazione per farlo dormire (pomeriggio e sera nn chiuderebbe mai gli occhi), concludo dicendogli:
"Dovresti imparare a darmi un po' retta, tesoro"
"Eh, mamma mi spiace, ma le mie rette sono finite!"
 
:-/

09 luglio 2004

Il treennemmezzo a far la spesa con la nonna, arraffa una pizza da uno scaffale.
Nonna: "No, lascia stare le pizze. Vedi cosa c'e' scritto qui I bambini non possono toccare le pizze"
Treennemmezzo guarda un attimo la scritta rossa e poi tranquillo:
"No, li' c'e' scritto CONAD. Anche le nonne sbagliano".

E' piccolo, ma non e' mica scemo.

30 giugno 2004

What a child need

I like to look and listen,
I need to touch and try,
I want to smell and sample
And ask the question why.
Give me time to wonder,
To imagine and pretend,
Space to run and bend and stretch,
Share secrets with a friend.
I want to hold and handle,
I must play to understand,
For I need to know so many things
To find out who I am.

E tu lo sai gia', piccolo cuore, chi sei.
Tre anni e mezzo oggi, amore mio.
Lo so che non scrivo piu'.
Lo so che mi sono un po' rinchiusa e che dura forse da troppo.
Lo so che avevo promesso di ritornare.
Ma.

No, non voglio chiudere i ponti con nessuno.
No, non ho ancora risposto a qualche milione di mail arretrata.
No, non e' perche' non vi voglio piu' bene.
Ma.

11 giugno 2004

Quando la gente ti dirà che hai sbagliato e avrai errori dappertutto dietro la schiena, fregatene.
Ricordatene. Devi fregartene.
Tutte le bocce di cristallo che hai rotto erano solo vita.
Non sono quelli gli errori... quella è vita... e la vita vera magari è proprio quella che si spacca, quella vita su cento che alla fine si spacca.
Io questo l'ho capito, il mondo è pieno di gente che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro, le sue piccole tristi biglie infrangibili e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo.
Sono belle, a me è piaciuto guardarle, per tutto il tempo che ti sono stato vicino.
Ci si vede dentro tanta di quella roba..... é una cosa che ti mette l'allegria addosso.
Non smetterla mai.
E se un giorno scoppieranno anche quella sarà vita, a modo suo, meravigliosa vita.

A.B.

09 giugno 2004

E alla fine ti ritrovi qui, a buttare fuori alla rinfusa i tuoi pensieri.
Come se il flusso di coscienza ti aiutasse a sgrovigliare il nodo che ti chiude lo stomaco.
A volte. Certe volte. Certe mattine.

Sara' la crisi di mezza eta', sara' una canzone sentita per caso alla radio, sara' che ti guardi allo specchio.
Negli occhi finalmente.
E ti vedi cosi' come sei.
Niente di speciale, ma unica.

Ti passi una mano fra i capelli, cerchi in continuazione di riordinare.
Dentro, che fuori il caos totale non ti tocca nemmeno piu'.
Sara' che raggiungi gli obiettivi, che sei guarita, che non hai piu' paura, sara' che il passato e' passato e vivi di presente. E l'hai cercata per anni questa facilita' di vivere e ce l'avevi li' a portata di mano e non volevi vederla, e ti accorgi quanto fiato hai sprecato per rincorrerla. Mentre lei era li' ferma. Ad aspettarti.

Tu.
Tu hai detto, parlando di tutt'altro: era una verita' cosi' piccola ed evidente allo stesso tempo che nn riuscivi ad accorgerti che era li'.

Alla fine il trucco e' questo, no? Smetti di combattere e ti accetti per come sei.
Se non lo fai alla soglia dei quarant'anni allora che hai vissuto a fare?
Periodi ciclici che si sono ripresentati alla tua porta. Ora ce li hai davanti ben chiari e ti chiedi cosa ti abbia impedito di rendertene conto fino ad oggi.
Che c'e' di diverso in questa mattina, fatta di corse e ritardi come ogni altro giorno?
Forse tu.

E sei un po' seccata perche' sei stanca di rincorrere il tempo gia' appena apri gli occhi e ti arrabbi con l'automobilista che hai davanti e ti fa perdere il semaforo verde. Allora la senti, la vocina da dietro: "Ma perche' non vuoi stare calma, mamma?"
E ti fermi un po' stupita e sorpresa, come se avessi picchiato una capocciata contro un vetro.

E te ne freghi se dietro suonano e vuoi guardarlo negli occhi e gli dici che hai ragione, bimbo. E lui fa un muso strano, emozionato e ti tende la mano. Te la stringe come se fosse grande e tu bambina. E passano mille emozioni in quella stretta che rassicura entrambi che tutto va bene, e' tutto a posto.
Ok, tranquilla. Possiamo ripartire.

Ti voglio bene, te ne voglio anch'io.

07 giugno 2004

Mi addormento a casa della GS.
Sento Gioele che entra in camera con la nonna per prendere il suo castello.
Le dice:"Shhhtt.. fai piano, non svegliarla"

Due secondi dopo gli cade il castello per terra.
Io lo amo :-)

05 giugno 2004

"Mammina,sei dolce come il cocomero! Ora ti mangio tutta,GNAM!"

Chi lo direbbe che e' lo stesso bambino che non piu' tardi di ieri sera, vedendomi girare in reggiseno ha esordito dicendo: "Mamma, ma che ci fai con le poppe a ciondoloni?"

03 giugno 2004

Domani: meno ventisette giorni alla fine della scuola.

Poi c'e' da inventarsi un modo per arrivare sani e salvi al 15 settembre.
Mi spiace di non aver scritto in questo periodo perche' non ho fissato le cose che ha detto il marmocchio, i suoi pensieri, le sue attenzioni.
Che crescono a vista d'occhio, come lui.

01 giugno 2004

Oh, finalmente ho fatto pace con Blogspot.
Non riuscivo a vedere i miei post. L'ho infamato inutilmente, era un problema di proxy.

Bene, sto bene, nn c'e' da preoccuparsi :-)
E' tutto sotto controllo.
Almeno credo.

31 maggio 2004

Direi che e' quasi ora di tornare.
Per andare dove e' tutto da decidere, ancora.

20 maggio 2004

Resto a letto,
mentre sento gia l'odore del caffe
ho tante cose da fare ma non mi importa niente
pigro come un gatto e di più
cerco un'idea per dipingere
la mia coscienza sociale o il buco dell'ozono
quello che la gente dice adesso non mi piace
quello che il mondo produce no non è mai pace...

Ho bisogno di te
ho un maledetto bisogno di te
per riempire il mio cuore
per mettermi in discussione si
ogni volta che ho bisogno di te
ho un maledetto bisogno di te
per sentirmi sveglio
per dire che forse è meglio...

P.D.

18 maggio 2004

La ascoltavo oggi in ufficio.
Fa riflettere.

"Noi non ci facciamo compagnia
bruci vita e ti fai volare il tempo
io ti vengo dietro ma in affanno
stanco di doverti e di spiegarti
che un amore vero sa’ tacere
noi non abbiam piu’ la stessa ora
tu dormi e io passeggio in un cortile."

B.A.

17 maggio 2004

Da qualche giorno blogspot ha deciso di aspettare un po' a pubblicare i post.
O forse e' il mio computer che ha lag. Boh.
Potrebbe anche non essere una cattiva idea quella di permetterti il ripensamento sul post che hai appena pubblicato. Sei proprio sicuro di voler postare questa merda? Conferma/Annulla.

16 maggio 2004

Eh lo so.
Non sono presente.
Vivo fuori, in un mondo parallelo.
Petardata come non mi succedeva da tempo.

Ma sto bene.
Sara' per questo che non scrivo.

13 maggio 2004

Va mica bene, dovrei fare la brava.
Invece cazzeggio e poi me ne pento.

09 maggio 2004

Schiena inspiegabilmente bloccata.
Grande sto duemilaquattro.

07 maggio 2004

Stamattina Giovanni non c'e', la nonna non e' disponibile, cosi' mi portero' Gioele al lavoro.
Temo di creare un pericoloso precedente, comunque sia lui e' gasatissimo. Ha gia' preparato il suo zaino con cinque o sei macchinine e la sua bottiglia dell'acqua (non si sa mai...).
Il pediatra ha detto che e' guarito. Torna a scuola lunedi'. Abbiamo scoperto che e' un falso magro e che ha superato il metro di altezza (commento paterno:possiamo comprare il cuscino al posto del seggiolino! commento materno:diavolo, paga il biglietto dell'autobus!). Stordito dal chiacchiericcio continuo alla fine il pediatra gli ha detto ridendo:"Tu problemi di linguaggio non ne hai, vero?"

Mi sa che e' in piena fase edipica. Quando il dottore gli ha chiesto se aveva la fidanzata ha risposto "Si' e' la mia mamma" e ieri pomeriggio mi ha rifilato un morso sul sedere!

Fiocco azzurro

E' nato Matteo!

05 maggio 2004

Bene, da lunedi' mattina e' sfebbrato e io son tornata a lavorare.
Tempo schifo, umore pessimo, tutto come al solito.
Blah!

30 aprile 2004

Ha una "bronchitella" da cui sta uscendo da solo. Pero' ha la febbre. Il dilemma: sara' dovuta al vaccino trivalente che ha fatto venerdi' oppure e' un peggioramento della bronchite? Si saranno sovrapposte le due cose?
Ieri sera poi ero cosi' rincoglionita che anziche' lo sciroppo per la tosse gli ho dato 3 ml di Polaramin. Stavo per chiamare il centro antiveleni, poi ho visto che in realta' gli ho dato un po' piu della dose che dovrebbe prendere col suo peso. Pero' mi sono sentita veramente una merda. Ormai son passate 36 ore dovrebbe essere smaltito.
Intanto ha preso la prima tachipirina della giornata.

Uff....

29 aprile 2004

Mi metto in pari col lavoro numero uno, cosi' da poter chiedere un paio di giorni di ferie e recuperare il ritardo accumulato sul lavoro numero due.
Ieri a mezzogiorno esco dall'ufficio contando sulle dita di una mano i cinque giorni di semi-liberta' che potro' godermi. Quarantacinque minuti dopo mi chiamano dalla scuola perche' Gioele ha la febbre.

Diodegenitori!

24 aprile 2004

Stamattina ho infranto un tabu'.
Ero all'Esselunga, fuori dal negozio di scarpe a badare ai due carrelli mentre marito era dentro a far compere, in chiacchiera con la mamma di una boxerona dolcissima, quando esce dal supermercato una signora con un bambino in braccio che - per amor di verita' - le stava ammollando in faccia degli schiaffoni pari solo a quelli di Gioele.
Seguo la scena. La (presumo) mamma incazzatissima lo scaraventa giu' e comincia prima a strattonarlo, poi gli da una botta sul sedere, poi un'altra, poi lo tira per un braccio e gli parla con cattiveria e con rabbia mentre gli ammolla un altro pattone che nella furia gli arriva sulla pancia. Io e la signora smettiamo di parlare e guardiamo ammutolite la scena. La mamma col bambino ci sorpassa, gira un angolo (e la signora commenta sottovoce "povero bambino"). Il bimbo - cocciuto come solo i treenni sanno essere - non vuole andare e si butta per terra. Lei lo trascina per un braccio e lo strattona di nuovo, poi gli toglie un foglietto che lui teneva in mano, se lo nasconde dietro la schiena e PUM un altro sculaccione.
Mi giro calmissima verso la signora e le dico:" Mi scusi un attimo". Me ne frego dei carrelli pieni di spesa pagata. Raggiungo la mamma col bambino e ad alta voce:"Signora! E' suo figlio e ognuno li educa come gli pare, ma ora basta. E' la quarta volta che gli da' delle botte, l'ha preso anche sulla pancia. Ho un figlio di tre anni e so cosa vuol dire quando piantano bizze, ma e' pur sempre un bambino adesso BASTA! I bambini non si picchiano".

Siamo davanti al bar del supermercato. La gente intorno e' zitta. E comunque la mia voce e' abbastanza alta perche' anche chi e' distratto senta. Questa mi fa un sorrisetto come se fossi idiota e mi dice:"Bene lei pensi a suo figlio" "Certo che ci penso, ci penso eccome e' per questo che non lo picchio".
Giro il culo e torno ai miei carrelli, tremando dalla testa ai piedi. Raccatto un paio di "Brava, ha fatto bene, ma cosa e' successo che non ho visto bene?" e mi dirigo verso il parcheggio, tenendo comunque sott'occhio la stronza.

Sono perfettamente consapevole che il mio intervento e' stato inutile (se non dannoso...), ma mi indigna pensare che esista gente che resta impassibile davanti a una violenza simile nei confronti di un bambino.

23 aprile 2004

Commenti del treenne dopo i vaccini:
- Non mi e' piaciuto
e poi tra se' e se' qualche minuto dopo:
- Quel dottore mi ha fatto un male bestia.

22 aprile 2004

Io la denuncio. Per procurato allarme. Chiedo danni morali e materiali.
La stronza, stamattina, mi chiama mentre entro in macchina per chiedermi come va.
Le indico il balcone e le chiedo: l'Elca?
E' ancora viva, e' dal figlio che ha il giardino.

MAVAFFANCULO!
E' la seconda volta che annuncia la soppressione di quel povero cane. E tralasciamo il senso dell'opportunita' di averlo fatto la prima volta entrando in casa per la mia cena di compleanno (nove mesi fa).
Ma allora sono scema io che ci casco?
Dovrei saperlo che lanciare allarmi e preannunciare tragedie e' il suo sport preferito. Come quando mi chiamo' in preda all'ansia perche' senz'altro suo marito aveva un tumore al cervello e poi era semplicemente cervicale.

Ma quando imparero'?

21 aprile 2004

Quasi con un piede sulla porta.
Finalmente e' tornato il sole, bastava chiedere?
Giornata particolare ieri. Impera la stanchezza (primaverile?). Mi faro' un supradyn, come da copione.
Per il momento Gioele non si e' accorto dell'assenza dell'Elca, ma non dispero: la dirimpettaia trovera' senz'altro il modo di farglielo notare. So che dire ai bambini la verita' e' sempre la scelta migliore. Cio' che mi preoccupa - anche se e' inevitabile prima o poi - e' sapere che fara' due piu' due velocemente ed estendera' la sorte di alcuni a tutti.
Forse questo e' un buon modo per prepararlo. Ad esempio prima o poi accadra' anche ai nostri cani che conosce da quando e' nato...
Ma chi preparera' me che ho il magone ogni volta che vedo quel balcone vuoto?

Intanto stamattina ho messo il sale nel caffe'. Cominciamo bene...

20 aprile 2004

Ma il sole dov'e' finito? Saranno almeno dieci giorni che piove. E io come faccio a mantenere il mio solito buonumore?
Il meteropatismo comincia a farsi sentire. Penso che oggi faro' forca al lavoro. Ho bisogno di una scusa valida per fare un giorno intero (inteso fino al ritorno del piccolo) buttata come uno straccetto sul divano.
Con qualche piccola pausa tesa a risolvere alcune questioni impellenti, tra cui l'addio al babbo di un caro amico.
Vado a svegliare il marmocchio.

E poi.
Ci fosse mai una volta che i nostri dirimpettai chiamano per dare una buona notizia. Sempre la voce da funerale, sempre disgrazie. Ieri sera la notizia riguardava l'Elca. Lupona dolcissima, allo stadio terminale di una artrosi che da qualche giorno le impedisce di alzarsi dalla sua cuccia. E non so come spiegarlo a Gioele, ma soprattutto come dirlo a Giovanni.
Ed ogni volta in testa il dubbio imperativo: come si spiega la morte ad un bimbo di tre anni? E' andata via e' fuori discussione, che mi sbriciola in due secondi il mantra "si'ma poi torna" (la mamma, il babbo, la nonna ecc.). E' volata in paradiso? Mi ride in faccia.
Semplicemente e' morta?

Per questo riapro i commenti.
E fanculo all'anonimo e alle sue illazioni.

13 aprile 2004

Non abbiamo piu' il problema dei fantasmi, a casa nostra.
Mio figlio e' diventato un abilissimo costruttore di trappole per fantasmi e le ha disseminate per casa.
Per il momento a rischio siamo solo io e il suo babbo, anche perche' continuiamo a scordarci le parole d'ordine per attraversarle.

Qui non ci si annoia mai :-)
A proposito di distacco, caro anonimo: fottiti.
Te e tutti quelli che non hanno il coraggio di firmarsi.

Chiuso tutti i canali di comunicazione con l'esterno.
Meglio: arrivano input che osservo distaccata senza dar loro troppa importanza.
Faccio la gnorri. Pure con te, che mi hai definitivamente rotto le palle.
Passo allo storico e deleto il file.

E non scordo di svuotare il cestino.
Double click.

09 aprile 2004

E' profumato, sa di buono. Profuma sempre. E ride a squarciagola se gli annuso i piedini e fingo di svenire. Ride con gli occhi. E piange con tutto se stesso. Caparbio, cocciuto, incostante, bizzoso. E amoroso, tenero, buffo, indipendente in un modo tutto suo. Saccente, tanto quanto e' sensibile. Spericolato il giusto, timoroso il giusto. Pronto a soccorrere il suo amico in difficoltà se ingiustamente sgridato. E diventa una pallina quando mi si accocola vicino per addormentarsi. La mia pallina calda. E gli occhi mi si chiudono subito.

08 aprile 2004

Non c'e', in fondo, un motivo particolare per cui non scrivo.
Sono presa da altro, questo e' vero, ma non solo.
Non e' stata una pausa voluta, decisa a tavolino. E' venuta da se'.
Nel frattempo questo blog ha compiuto due anni e non gli ho nemmeno fatto gli auguri :-)

Non voglio solo scarabocchiare qui sopra e ho bisogno di pesare le parole.
Ci sono, solo un po' piu' da quest'altra parte del monitor.
Ma sto bene.

29 marzo 2004

Alla faccia di chi menava gramo, abbiamo trovato bel tempo, pochissimo traffico, bimbo quasi perfetto in macchina considerate le ore di viaggio e ottima compagnia :-)
Siamo tornati e subito ripiombati nel caos quotidiano.
Ma ne verremo fuori :-)

27 marzo 2004

Partiamo.
Si va a fare una scampagnata a Bergamo. Le Cassandre (leggi dirimpettai e GS) hanno gia' profetizzato, cosi' parto piu' serena. Noi tre in viaggio. Nel senso che la gita in se' sara' proprio questo: arrivo previsto primo pomeriggio partenza domenica mattina. Se non son strani...
Buon weekend e - nel caso - sfanculate a nome mio chi ha evocato oscuri presagi.

26 marzo 2004

Mi abbraccia forte e mi dice: "Sei la migliore mamma che ho mai avuto".

25 marzo 2004

Questa settimana mi e' sembrata infinita. Vivo un po' fuori dal mondo, troppo presa dalle corse, mi sembra di non fermarmi mai. Senza consapevolezza, le cose mi scivolano addosso. Faccio ma non in prima persona. Sara' la mancata convalescenza, sono stanchissima e nervosa. Mi trovi cosi' un po' basita, infastidita dal rumore di sottofondo. Mi piacerebbe fare il palombaro per un po'. E forse, a modo mio, lo sto facendo.
Non e' bene, lo so da me. Ma ho bisogno di silenzio.
Dentro e fuori.

22 marzo 2004

Te pareva che non davano la colpa a Telecom...
Vabbe', chissenefrega, mi sto gustando la magia di avere casa pulita e in ordine senza muovere un dito.
Rientro a passo di carica, tanto per cambiare.
Il pupo che mollato a scuola al momento dei saluti mi dice:"Mamma mi viene da piangere" e scoppia - appunto - in un pianto dirotto (Mammina!Mammina!), in ufficio dieci giorni di arretrati, a casa niente pranzo pronto. Meno male che c'e' Alina.
Penso:mo' mi rilasso mezz'ora facendo vuoto mentale su Ragnarok, invece la linea fa ca*are come da un mesetto a questa parte, quindi ora mi appresto a scaricare stress, rabbia ed emotivita' sul numero verde di Libero.
Nel frattempo ho fatto richiesta per un'altra ADSL.

Callcenter, arrivo!

21 marzo 2004

Ok, e' passata anche questa (Acyclovir va preso subitissimo senno' e' come acqua fresca...).
Un mese a parlar di pustole, ora basta :-)

Domani si torna al lavoro.
Che culo!

Buona Primavera a tutti!

19 marzo 2004

Giovanni col prurito per due giorni e la tosse.
Gioele con la bici nuova, non riesce ad imparare a frenare e no, non puo' metterla a dormire nel suo lettino.
Alina che ha vent'anni e comincia oggi ad aiutarmi in casa.
La nonna con la stampella e la torta di riso.
Guido a casa nostra come se fosse esattamente casa sua.
Casa nostra che diventa il rifugio di noi due mamme stremate dalle corse per star dietro ai due bolidi su due ruote+ruotine.
Il caffe' in giardino mentre cala il sole e Leo (un anno) che scopre la sabbia e la paletta.
Stanca un po' piu' del dovuto stamattina, ma posso farcela.

Buona festa, papa'.

15 marzo 2004

A.A.A. BRAVO ESORCISTA CERCASI

Pero' lui si e' fatto portare direttamente a casa dal medico l'Acyclovir.
Tutt'altra classe, altro che me e il mio burka...

In compenso mia suocera non ha visto un marciapiede ed e' caduta.
Slogata caviglia, varie escoriazioni...

Vabbe' il SuperIo, ma mo' mi stanno veramente facendo incazzare.
Manco la varicella in pace (?) posso avere, devono sempre scavalcare a sinistra!

A.A.A. Bravo esorcista cercasi, astenersi perditempo, gradita esperienza ventennale, compenso adeguato alle reali capacita'.
Ovvia ci siam tolti il pensiero.
L'ha presa pure Giovanni.
Meno male i cani sono immuni.

14 marzo 2004

Le ho contate.
In faccia (cuoio capelluto e orecchie escluse) ne ho 65.
Sessantacinque! Direi che approssimando per difetto veleggio almeno sulle trecento pustole su tutto il corpo.
Trecento contro trenta di Gioele. La teoria secondo la quale il secondo in famiglia che la prende sta peggio perche' il contagio e' stato prolungato e' confermata.

La pena di oggi e': Giovanni con la febbre da ieri sera.
Se ci va di culo e' solo influenza.

Domani mi metto il burka e porto io Gioele a scuola.
Poi torno a casa, apro le pagine gialle e comincio a cercare sotto la lettera E come esorcista.

13 marzo 2004

Sembro essere ancora viva.
L'antistaminico non e' servito a un cazzo. Ho girato ululando per casa dalle sei di ieri sera alle tre di stamattina, quando finalmente il prurito si e' attenuato. Per motivi suoi. Le pustole evolvono in forme non descrivibili a stomaci deboli. Dolgono ma almeno non devo recitare mantra per trattenermi dalla voglia di sfogliarmi i primi due strati di pelle tipo buccia di banana.
Comunque sembro un'ustionata di secondo grado sulla maggior parte del corpo.
In teoria dovrebbe andare migliorando, da adesso in poi.
Ma, come insegna la filosofia della GS, ogni giorno ha la sua pena.

12 marzo 2004

AAAARRRGGGHHHH!!! Sono un mostro! Ho le vesciche in faccia!
Dovro' disdire le prossime sfilate :-P

Pero' stamattina ho 37 e non ho piu' mal di testa.
Sono PIE-NA.
In testa, sulla pancia, sulla schiena, sulle gambe, sulle braccia, in bocca e... novita' della notte, pure LI'!

URGH!

11 marzo 2004

In questo momento prenderei la pletora di medici, li metterei faccia al muro e farei cio' che deve essere fatto con una mitragliatrice.
Solo in faccia ho piu' bolle di quante ne ha avute Gioele in tutto il corpo. Ed e' il primo giorno.
Invece dall'emisfero australe una lieta novella: i paperi aspettano un anatroccolo. Femmina. Spero che sia di buon auspicio anche per un'altra paperella :-)
E' ufficiale.
Dal pancino mi salutano tre bollicine vescicolose identiche a quelle di Gioele.
Trentasette e sette oggi e un mal di testa che spacca.
Ci si risente, salvo complicazioni.

10 marzo 2004

Tretotto e uno.
Due bollicine sospette sulla pancia.
Il babbo e il fratello di Guido hanno la varicella da stamattina.
Pletora di medici interpellati sconsigliano l'Acyclovir quindi ne sono sprovvista.
Giovanni non si sente molto bene.

In compenso la maestra preferita di Gioele si e' stroncata la tibia a sciare e non rientrera' prima di settembre.
Cio' non aiuta il re-inserimento dopo la varicella (sua).
Sembra che abbiano trovato una supplente che fara' tutti i tre mesi rimanenti, almeno.

Dimenticavo. Dopo che la ns. banca ha investito in Cirio e Argentina, indovinate un po' con chi abbiamo fatto il nostro fondo pensioni?

Quanto manca alla fine del 2004?

MER-DA!

Mal di testa da stamattina e ora un po' di febbre.
Non credo alle coincidenze.

09 marzo 2004

"Non vedi?"

UNO
G:"Mamma, io voglio giocare con la mia chitarra, la mia maracas e la mia spada"
M:"Le ho messe in alto sul mobile perche' quando e' venuto Guido tu non hai voluto che lui le toccasse"
G:"Ma lo vedi Guido qui adesso?"
M:"... no..."
G:"Ecco allora dammele, no?"

DUE
M:"Gioele fa freddo qui in giardino, mettiti almeno questo maglioncino"
G:"Nooooo mi fa caldooooooo!"
M:"Mettilo almeno sulle spalle, facciamo finta che e' il mantello di Zorro!"
G:"Ma non vedi che non sto cavalcando? Il mantello non mi serve!" si toglie il maglione dalle spalle e lo butta sulla sedia.

TRE
Meno otto giorni alla fine del periodo di incubazione della varicella.
Seguono scongiuri di rito.
C'e' chi sostiene che il blog porti sfiga, non si sa mai...

05 marzo 2004

E' solo il tuo nome che m'è nemico

Da ieri ha ricominciato ad uscire. In giardino, col sole di meta' giornata.
Guardiamo insieme nel prato per cercare le viole, ripetendo un rito che facevo da bambina con la mamma, ma in mezzo al verde spuntano soltanto mille piccolissimi fiorellini azzurri. Li indico a mio figlio chiamandoli come trent'anni fa: gli occhi della madonna. E intanto rimugino, ripenso, ma non riesco a ricordarne il nome per insegnarglielo.
Oggi Sable mi illumina, ma il gioco di parole non mi diverte come dovrebbe, sovrastato da un crampo allo stomaco.

Sono i nontiscordardime.

04 marzo 2004

Il blogpuzzle

Quando ti accorgi che di te trovi solo pezzettini sparpagliati qui e li', ti rendi conto che e' faticoso oltre le tue possibilita' riunirti e scrivere anche solo due bischerate a testimonianza del fatto che sei ancora viva.
Allora, prendi atto.
E vorresti espandere il tuo blog, frantumandolo in mille commenti sparsi.
E nient'altro.

Facciamo che io mi nascondo e tu mi trovi?

03 marzo 2004

Dichiarazione d'intenti

1. Non ho alcuna intenzione di farmi venire i sensi di colpa perche' vado a lavorare.
2. Non intendo passare la maggior parte della mia vita a preoccuparmi dello stato di ordine e pulizia della mia casa.
3. Trovero' qualcuno (a cui passero' piu' o meno il mio stipendio) che:
a) pulisca e riordini
b) sia disponibile, in caso di necessita', ad accudire Gioele

L'oroscopo di Rob Brezsny

"Facciamo un controllo, Leoni. Nelle prime otto settimane del 2004 avete sfruttato al massimo la possibilità che vi davano le stelle di costruirvi una fortuna? Avete fatto il lavoro interiore necessario per aumentare il vostro valore? Avete scatenato la vostra fantasia per trovare il modo di risanare e potenziare il vostro rapporto col denaro? Avete cominciato a gettare le basi per il tenore di vita che vorreste avere entro il 1 marzo 2009?"

Chi, io????

02 marzo 2004

Pensiamo al futuro
- E tu che lavoro vorrai fare quando sarai grande?
- Mmmhh... io voglio fare un lavoro coi Teletubbies!



Logica treenne
- Gioele ti ho detto di non grattarti le crosticine!
- Ma mamma le stavo grattando quando tu non eri qui!
La confusione regna sovrana.
Balocchi sparsi un po' ovunque, la mia scrivania piena di fogli, appunti sparsi e indecifrabili.
Nell'ultima settimana sono uscita tre volte: dal pediatra con Gioele, al lavoro venerdi' e ieri.
Il pustoloso sta meglio. E' sfebbrato da domenica e le schifezzine si stanno seccando. Stamattina e' di umore nero. Si annoia a bestia e lo capisco benissimo.
Ce la faro' a convincerlo che anche stamattina devo andare a lavorare?
Fosse per me andrei di filato a dormire che stanotte l'ho avuto spalmato addosso praticamente sempre.
Beata la nonna che oggi si gode la sua lezione di musica all'Universita' della terza eta'!

29 febbraio 2004

Conversazione fra un bambino e la sua cagnolina:
"Gingerina, lo sai che ti voglio tanto bene! Ma adesso non ti posso fare le coccole, perche' sono affamato!"
Il piccolo alchimista, bardato di tutto punto (mezze maniche e grembiule compresi), sta seduto al tavolo mescolando colori a tempera ed acqua.
Davanti a se' tre bicchieri con acqua colorata e due piattini in cui ha mescolato il verde il blu il rosso.
Travasa in continuazione e ridacchia.
"Mamma! Guarda quest'acqua e' diventata viola!"
"Si', hai visto? Se mescoli il blu e il rosso ottieni il viola"
"Si' si'!"
Dopo un paio di minuti voglio fare la verifica.
"Gioele, come hai fatto a far diventare viola il blu?"
"Ci ho messo l'acqua!"

L'importante e' che stia meglio.
Van Gogh lo diventeremo piu' avanti :-)

28 febbraio 2004

Dato che le prime due bollicine cominciano a formare una lieve crosticina, direi che dovrebbero seccarsi tutte entro mercoledi' o giovedi'. Quindi forse potrebbe tornare a scuola lunedi' 8 marzo. Piu' o meno quando dovrei ammalarmi io.
Poi dice perche' la festa della donna mi sta sulle palle.

Scenari immaginari

Mamma:"Temo che massimo entro domenica/lunedi' prossimo giaceremo entrambi pieni di pustole su questo letto... "
Babbo:"Vabbe' mettiamo uno sdoppiatorino, ognuno col suo computerino... tanto Gioele e' a scuola"
M."Si ma chi lo porta a scuola?"
B."I genitori di Guido"
M."E chi lo va a prendere?"
B."I genitori di Guido"
M."Si vabbe' e chi ci sta con lui dalle cinque finche' non si addormenta?"
B.e M."I GENITORI DI GUIDO! :-D"

Sic...

27 febbraio 2004

ARGH!

- L'operazione della Finanza sul calcio "è molto strana. Ci stiamo avviando allegramente verso uno Stato di polizia". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Berlusconi. -

Ah, si'? E allora Genova cos'era?

Avra' fatto anche il lifting, ma continua ad avere la faccia come il culo.

26 febbraio 2004

E' tornato il mimmo di sempre.
Ora sta mangiando il suo yogurt alla vaniglia, spernacchiando a destra e a manca come il solito.
Tra l'altro e' arrivata una nuova ondata di puntini rossi. Circa una decina nuovi, ma sono piccolissimi all'inizio quindi sicuramente me ne e' sfuggito qualcuno.
In questo momento e' schizzato giu' dalla sedia, e' corso nel mio studio nascondendosi dietro la porta e facendo BU'! al babbo.
Direi che e' passata.
Ufffffffffffffff....
Ok, sembra si stia riprendendo (ha appena urlato MAMMA!).
Lipotimia, ossia brusco calo di pressione, dovuto probabilmente al rialzo veloce della febbre. Da li' anche il vomito e i sudori freddi. La tachipirina l'ha rimesso al mondo.
Io sono ancora agghiacciata e lo tocco come se fosse di porcellana.

Bisogno di sfogare l'ansia

Stavamo riordinando il lego ed era seduto in terra accanto a me che raccoglieva i pezzi e li metteva nel contenitore.
Ad un tratto ha cominciato a fissare il soffitto e sembrava non riuscisse a mantenere l'equilibrio nemmeno da seduto. L'ho abbracciato ed e' sembrato passare. Dopo due minuti l'ha fatto di nuovo, cosi' l'ho trasferito sul divano e gli ho dato un po' di acqua e zucchero. Ne ha bevuto due sorsi. Il tempo di riportare il bicchiere in cucine e l'ho trovato sudatissimo, capelli fradici, mano sullo stomaco che scivolava in posizione distesa. Occhi un po' ribaltati indietro.
La febbre in dieci minuti gli e' salita da 38 e 2 a 38 e 6. Si ripiglia un po' e mi risponde con un sussurro o a gesti.
Dice "Mi gira la testa". Mi indica che gli fa male lo stomaco. Poi piomba in una specie di sonno/limbo con gli occhi mezzi aperti. Semi vigile e semi addormentato.
Che faccio? Chiamo il pediatra, lo porto al Meyer, gli do la tachipirina? Si potra' dare la tachipirina se ha avuto un piccolo collasso?
Chiamo il pediatra.
Mi spiega di controllare la rigidita' nucale e se ha ecchimosi sulle gambe, di fargli domande del tipo:"Vuoi vedere paperino?" di muovere una luce per controllare che la segua.
Dice di dargli la tachipirina e se in un'oretta non e' vispo di portarlo all'ospedale.
Respiro.
Torno di la' e praticamente lo sveglio mettendolo supino. Niente rigidita' nucale. Niente ecchimosi.
In compenso si mette a sedere piagnucola e vomita l'aranciata che ha bevuto due ore fa.
Gli metto la tachipirina. Gli chiedo se vuole vedere paperino e mi fa si' con la testa. Troviamo Tom e Jerry sembra vadano bene ugualmente.
Ora e' semisdraiato e non parla.
In attesa di sviluppi.

Tam-tam fra mamme :-)

Da martedi' ad oggi si sono ammalati di varicella otto bambini della classe di Gioele.

Siamo a numero 3 bollicine (schiena, pancino, gota sinistra vicino all'orecchio). Febbre sui 38.
Il pediatra si scusa per la mancata diagnosi, comunque non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello di venire a vederlo a casa. A me vien voglia di strozzarlo, anche perche' mi aveva detto che potevo rimandarlo a scuola. Cosi' infettava tutta la materna. Dove - comunque - credo rimarranno pochi bambini nei prossimi giorni.

Sono indecisa se prendere l'antivirale oppure no, anche se finche' non comincia non ha senso assumerlo.
Sentiro' cosa ne pensa il nonno (microbiologo).
In attesa di ulteriori sviluppi.

25 febbraio 2004

Mi ha appena telefonato la mamma di Guido. Ha la varicella. Cosi' giusto per scrupolo riguardo Gioele. Ha un'altra bollicina sulla pancia. Credo che cambiero' pediatra.
Maremmamaialaimpestataeladra!

Ora so che io e Giovanni abbiamo dall'80 al 90% di probabilita' di prenderla e soprattutto in forma piu' violenta (perche' il contagio e' stato prolungato).
Se non scrivo piu' sapete perche'.
Ieri sera 37.8 e minuscola bollicina in fondo alla schiena.
Stanotte febbre alta e tachipirina.
Stamattina rideva e saltava, passato mal di testa, passato mal di orecchi, ma la bollicina era sempre li'.
Lo porto dal pediatra e sentenzia: forma virale che ha superato con la sfebbrata di stanotte. La bollicina e' un papuqualcosa, insomma per il momento... NON E' VARICELLA!

24 febbraio 2004

Penso che potrei coniare nuove bestemmie e postarle quanto prima.
Penso che st'anno di merda e' soltanto all'inizio.
Penso che le due settimane di incubazione della varicella scadono domani e oggi Gioele e' a casa perche' ha mal di testa e ora mi sembra un po' caldino e sinceramente che sia una coincidenza fatico a crederlo.
Penso che vorrei concentrarmi e zottare un po' di persone a caso di un gruppo di eletti.
E penso anche che comincio davvero ad essere al lumicino.
Vaccagare (presenti esclusi).

Dondola, dondola...

Ieri pomeriggio e' arrivato da me con l'aria soddisfatta, la bocca e le mani macchiate di sangue, un palmo aperto in avanti a mostrare il suo tesoro.
"Mamma, eccolo qui!"
"Cosa?" (sull'orlo dello svenimento mantendendo una calma apparente)
"Il dentino mamma. Me lo sono tolto!"
"Te lo sei tolto?" (mi siedo con noncuranza)
"Si' dondolava, mi dava fastidio e me lo sono tolto. Eccolo qui!" e lo deposita sulla mia mano.

Abbiamo perso il primo dentino.
In questo, quanto a precocita', non ci batte nessuno :-)

23 febbraio 2004

Sono cosi' rincoglionita stamattina che mi sono accorta appena in tempo che sul pane tostato di Gioele ci stavo spalmando il ragu' anziche' la marmellata di ciliegie.
Si comincia bene!
Appena l'avro' finito voglio scrivere del libro di King che sto leggendo in queste sere.

PS Patrick, datti una mossa (come direbbe Gioele) e torna a scrivere.
Tutti i nodi stanno venendo al pettine.

20 febbraio 2004

Ci sono giorni - come oggi ad esempio - in cui mi chiedo se sono circondata da pazzi oppure se sto ammattendo io.
Ho una vecchia macchina digitale (acquistata nel 98) che lascio usare a Gioele. L'altra sera ha fatto un paio di scatti niente male, soprattutto perche' sceglieva il soggetto e scattava, senza cliccare a caso come faceva tempo fa.
Appena trovo il software per trasferirle sul pc le pubblico su scatti quotidiani.

PS immaginate per mancanza di tempo (mio) il post che avrei voluto scrivere sulle ultime dichiarazioni del buffone.

18 febbraio 2004

Necessito settimana di ferie dal mondo.
Me stessa compresa.

17 febbraio 2004

Post scurrile

Prima ottiene la fiducia (non avevo nemmeno osato sperare nel contrario...), e poi dichiara che con le tasse cosi' alte e' l'evasione e' comprensibile. Ma non doveva abbassarle, lui????
MA VAFFANCULO!

16 febbraio 2004

Ok, e' faticoso portarlo fuori subito dopo l'asilo (specie quando muoio di sonno perche' ho fatto le tre), ai giardini e poi a casa di Guido. Pero', a parte la mamma di tutti i pianti quando siamo tornati a casa, sembra che stroncarlo di corse serva a rasserenarlo. Io non sopravvivero', ma tutto non si puo' avere.

Davanti a scuola la lieta novella: dopo aver saputo che il bimbo con cui va a musica ha la varicella (stessa scuola ma altra classe), oggi abbiamo scoperto che si e' ammalato anche un suo compagno di classe.
Evvai cosi'. Se abbiamo fortuna la becchiamo tutti e tre cosi' non se ne parla piu'.

Sic.
Dopo una settimana in cui mi (ci) ha fatto vedere i sorci verdi, un weekend quasi sereno.
Ieri sera ci ha regalato una nanna no-stop dalle sette e mezzo fino a stamattina. Oggi si e' addormentato da solo sul divano e si e' svegliato di ottimo umore, con in testa l'imperativo:"Merenda al bar" dove si e' scelto, mangiato... gustato... assaporato una fetta di millefoglie. E poi al parco giochi a correre libero, giocando con i bambini, facendo il pirata con chi era vestito da carnevale, saltando su e giu' da quelle piattaforme/impalcature che mi fanno mancare un colpo al cuore ogni volta che mi accorgo che nascondono un'apertura che va dritta a terra e temo che mi si spiaccichi. Poi la giostra per riprendere fiato e di nuovo, ormai buio, l'ultimo giro sullo scivolo senza bambini, tutti a casa al caldo beati loro.
"Tutto per me!"
E la sera l'invito a cena a Matilde, i giochi insieme e poi la stanchezza che gli fa gli occhi piccini piccio' e "mi leggi un libro?" e la nanna con un sorriso, senza lotte per fare la pipi' e mettersi il pigiama. Me lo trovo praticamente gia' a letto sotto le coperte che mi chiede "Vieni qui?" e mi fa posto e mi sembra cosi' piccolo in quel lettone che con l'abbraccio della nanna voglio riempirlo tutto quello spazio e mandar via le paure e i brutti musi.
Dormi sereno, i fantasmi non esistono. "Si' che esistono!" Ma noi abbiamo messo l'allarme e se arriva un fantasma ce ne accorgiamo. "E io prendo la spada e sono zorro e il babbo e' zorro e tu sei zorra e li spiaccichiamo i fantasmi, vero mamma?"

14 febbraio 2004

E' che non ho granche' da dire e preferisco stare zitta :-)
Sto girellando un po' su Ragnarok, e' vero, ma il motivo del silenzio e' questo. Oltre a Gioele che mi impegna quasi tutto il tempo libero e se mi siedo al pc urla "Ora tocca a me!" e mi leva il mouse di mano...

11 febbraio 2004

Ok, piove.
Ok, c'e' il blocco delle auto.
Ok, devo essere in centro fra mezz'ora.
Ora chiamo un taxi e vaffanculo.
Sempre se ne trovo uno libero...

Nota a margine: se quando sto scrivendo blocco mi sbaglio e scrivo bloggo, vorra' dire qualcosa?

10 febbraio 2004

Post di sfogo (scurrile oltre misura)

C'e' gente proprio stronza nell'animo. Quelli che un mio amico definiva "stronzi consapevoli di esserlo". Quelli che lo sai che non ti puoi fidare, che puzzano lontano un miglio, che ti si aggrappano ai coglioni come gattini e non c'e' verso di staccarseli. Sono cosi' incazzata stasera che avrei voglia di prendere a pugni un paio di persone. Persone? Amebe.
Lo sentivo che sarebbe finita cosi' e che comunque sia, qualsiasi cosa avessi detto o fatto non avrebbe cambiato nulla.
E non posso farci nulla, non ho potuto far nulla.

Maremma maiala giratemi alla larga, perche' vi rigiro come un calzino.
Esiste un santo protettore delle mamme e si manifesta con due giornate relativamente calde e piene di sole una di seguito all'altra. Preso da scuola, scaraventato al pratone a sfogarsi fino al calar del sole permette di sopportare meglio la bizza da rientro a casa.
Il resto e' vuoto pneumatico.

08 febbraio 2004

La parola d'ordine e' NO. Non c'e' verso. Appena gli dici di non fare una cosa ecco che subito la rifa' tre o quattro volte. Bizze senza soluzione di continuita'. Siamo ripiombati nel periodo delle sfide.
E non sempre riesco a rispondergli ringraziandolo per darmi la possibilita' di rafforzare la mia pazienza.
Non sono proprio il tipo, ecco.
Sabato da dimenticare, domenica un po' meglio.
Ora comincia la trattativa per andare a dormire. Domattina per alzarsi, poi per vestirsi, poi per andare a scuola e via discorrendo.
Passa. Dura un po' e poi passa, lo so. In questi momenti sento la necessita' di un manuale di sopravvivenza.
Sono quasi sicura che in qualcosa sto sbagliando, ma non riesco a capire dove.
Quale raro tipo di mutazione genetica consente ad una suocera (o ad una mamma, che in questo caso non fa differenza) di non notare che in cucina c'e' un televisore ma di accorgersi immediatamente se c'e' polvere sugli stipiti delle porte?

07 febbraio 2004

Mare mare mare voglio annegare
portami lontano a naufragare
via via via da queste sponde
portami lontano sulle onde.

06 febbraio 2004

La brutta notizia e' che ho mal di testa.
La buona notizia e' che il mio capo va in settimana bianca, quindi la prossima la faro' quasi tutta in ferie.
Ah, gia'... ho anche avuto un aumento di stipendio :-)

05 febbraio 2004

Ginger mogia oggi e soprattutto un'occhio che sembra piu' grande dell'altro. Sale le scale con troppa attenzione e trema.
Di filata dal veterinario temendo un glaucoma, ce la siamo cavata con un'uveite. In realta' l'occhio che le fa male e' quell'altro che si e' rimpicciolito. Prescrizione: tre tipi diversi di collirio, di cui due da somministrare almeno quattro volte al giorno (a distanza di cinque minuti l'uno dall'altro), mentre l'altro solo mattina e sera. Mentre siamo li' il veterinario si accorge di uno strano rumore che fa il cuore e le fa una radiografia. Ha un ventricolo ingrossato, cosi' pure lei ora si becca una pastiglia per il cuore tutte le mattine, come Fred.
Fatto bancomat nel pomeriggio. Centodieci euro per la visita e sessanta per le medicine.
Comunque sia, mettere il collirio ad un cane e' un gioco da ragazzi. Basta prendere la piccola in collo, tenerle dritto il musino e plick! Altro che gatti :-)

04 febbraio 2004

"I 93 no global arrestati il 21 luglio 2001 dopo l'irruzione della polizia nella scuola Diaz sono stati prosciolti dall'accusa di associazione a delinquere perchè "non sono emersi a loro carico elementi che facciano presumere la sussistenza di rapporti associativi con chi devastò e saccheggiò la città".
[..]
Scrive il gip: "Il materiale sequestrato nel corso della perquisizione alla scuola Diaz, non costituisce di per sè elemento sufficiente a fondare l'ipotesi di sussistenza del reato associativo, attribuito ad un gruppo di 93 persone, di provenienza geografica diversa, di età diversa, di appartenenza ad associazioni politiche diverse".
E il gip fa addirittura riferimento ai sospetti su chi potrebbe aver messo le due bottiglie molotov nel cortile della scuola. Gli ordigni, infatti, si rivelarono parte di un sequestro eseguito nel pomeriggio in Corso Italia e per questo sono indagati alcuni poliziotti.
[..]
Ma non è finita qui: tra l'altro, scrive il gip, "non sono stati acquisiti elementi ulteriori dai quali possa emergere la partecipazione degli indagati o di alcuni di essi ad una associazione finalizzata al compimento di atti di devastazione e saccheggio nei giorni immediatamente precedenti il loro arresto". Il pm, infatti, ha escluso che potessero esserci collegamenti tra le persone che dormivano nella scuola Diaz e i Black Bloc e che i 93 arrestati avessero partecipato ad azioni di danneggiamento e saccheggio.
[..]
E adesso il Comitato Verità e Giustizia per Genova si attende le scuse del presidente Berlusconi e del ministro degli Interni dell'epoca, Claudio Scajola: "Ora che è caduta anche l'ultima accusa contro le 93 persone picchiate, umiliate e arrestate dentro la scuola Diaz il 21 luglio 2001". "Oggi - afferma il Comitato - è tutto chiaro: quel blitz illegittimo, brutale e condotto compiendo falsificazioni di ogni tipo, è una delle pagine più nere nella storia delle nostre forze dell' ordine in epoca repubblicana. Non c'è nulla di cui vantarsi. Chiunque abbia un minimo di senso dello Stato e della legalità non può che vergognarsi. La credibilità della Polizia di Stato, con questa archiviazione e con le motivazioni esposte nellþordinanza del gip, è fortemente compromessa". "

Fonte: Repubblica

Finalmente la nostra casa (il piano terra, almeno) comincia a somigliare ad una casa vera.
Stamattina finisce il periodo di limbo e il mio lavoro comincera' ad assomigliare ad un lavoro vero.
C'e' ancora molto da fare, ma piano piano le cose si sistemano.
Oggi devo assolutamente fare quella telefonata.

03 febbraio 2004

Forse e' arrivato il momento di imparare a stare un po' piu' zitta.
Non che non sia in grado di ascoltare, almeno mi sembra.
Pero' sono ancora troppo istintiva, in questo.
Avevo bisogno di buttare fuori delle cose e mi ha fatto bene.
Sembra che abbia proprio un maledetto bisogno di condividere, raccontare, comunicare.
E' che spesso dovrei contare fino a dieci prima di farlo.

02 febbraio 2004

Sollievo e'...

Uscire dallo studio del dentista, dopo aver scampato l'anestesia.

01 febbraio 2004

Saro' sintetica

Due stanze di media grandezza.
Contati non meno di venticinque bambini accompagnati da almeno un genitore (la maggioranza due, soprattutto quelli con fratellini al seguito). Animatrice, musica a palla o, in alternativa, giochi col fischietto.
Dopo la festa cinque giri sulla giostra che era nella piazza li' davanti, insieme a Bianca.
Io sono stordita, lui ancora salta e balla.
I figli vanno fatti da giovani, non c'e' verso.

UPDATE: ha passato l'ultimo quarto d'ora a sbattere due coperchi l'uno contro l'altro e poi, nonostante abbia perso il conto del numero di pizzette, schiacciatine, fette di torta ingurgitate, mi ha chiesto la cena.
Che delizia, stasera Gioele e' stato invitato ad una festa di bi-compleanno.
A volte vorrei che mio figlio fosse meno popolare.

31 gennaio 2004

Prova ... sa..sa.. uno...due...tre... prova...
La voce sembra tornata, meno male non ne potevo piu' di fare la cornacchia.
Un tempo avevamo una certezza granitica il fine settimana (oltre al fatto che il mimmo si sveglia all'alba): la scuola e' chiusa ma la nonna e' aperta. Il tempo di fare colazione e via!
Da un paio di settimane invece sembra che sia piu' divertente devastare casa mamma e babbo.
Ce la faro' a convincerlo oggi, che vorrei dare una sistematina alla casa?
Si accettano scommesse.

30 gennaio 2004

Fa un freddo pinguino, ma splende un bellissimo sole.
Sono praticamente afona e non ne posso piu' di sussurrare.
Fra cinque minuti andro' a casa, mi preparero' qualcosa di caldo, tratterro' a stento la voglia di infilarci i piedi congelati dentro e fino alle quattro la parola d'ordine sara' DI-VA-NO.

29 gennaio 2004

Sole, poi neve a fiocchi, poi pioggia, poi neve, poi neve mista a pioggia.
Firenze innevata a macchie di leopardo, di qua ci son dieci centimetri, di la' nemmeno un fiocco.
Da questo momento ho deciso di stare zitta almeno un'ora. No, e' che stanotte ho avuto mal di gola e oggi pomeriggio ha cominciato ad andarmi via la voce. Nonostante Giovanni sostenga che sia molto sexy, se continuo a parlare mi strozzo.
Cosi' imparo a portare i piumini in lavanderia quando ormai la temperatura e' sotto zero.
Comunque oggi avevo freddo anche super imbottita.
No, scusate e' che io zitta non riesco proprio a starci, bisognera' che mi sfoghi in qualche modo, almeno scrivendo!
Vabbe' vado a fare un gargarismo col propoli, magari a qualcosina serve, diodeivirus!
Caro San Pietro,
immagino che ieri per te sia stata una giornataccia, con tanto da fare.
Lo e' stata anche qui giu', perche' hai accolto ben due persone a noi vicine e vorrei raccomandarti di essere gentile con loro.
R. ha sofferto tanto negli ultimi anni e forse ha accolto questo viaggio come una liberazione. Ha bisogno di riposarsi, falla accomodare in un posto tranquillo a riprendere fiato.
M. invece non aveva trent'anni e fiato ne aveva ancora, ma non abbastanza per vincere la battaglia che combatteva da quando era piccolo. Era bravo, era semplice, lavorava con impegno e merita un riconoscimento speciale perche' lo ha fatto con un sorriso e sereno fino a che ha potuto. Dagli tu una speranza o una ragione perche' io non ne trovo nemmeno una, ma so che tu saprai come fare.
Abbi cura di loro e salutali da parte mia.
Insomma una decina di giorni fa arriva l'ufficiale giudiziario che ci consegna una citazione per comparire come testimoni davanti al giudice di pace.
Piu' o meno un anno fa, mentre stavamo andando a pranzo abbiamo visto uno su un Terrano che con una manovra idiota sbranava completamente la fiancata di una Fiesta e poi se ne andava senza nemmeno scendere dalla macchina. Allora i cittadini modello hanno lasciato un biglietto con modello, targa e numero di telefono per informazioni.
Uno era una che a quanto pare ha negato di essere a Firenze quel giorno, che in quella strada parcheggiano spesso due Terrano uguali, che avevamo preso la targa sbagliata e quindi la causa e' finita davanti al giudice.
Ieri mattina andiamo. Interrogano prima Giovanni (che era impegnato a cercare parcheggio quindi ha visto pochino) e poi chiamano me. L'avvocato della stronza era parecchio tronfio. Mi fanno leggere come nei film la dichiarazione di dire tutta la verita' e mi chiedono un po' di cose sullo svolgimento dell'incidente. Poi il giudice (anzi la giudice una signora coi capelli bianchi tenerissima ed elegante allo stesso tempo) mi chiede se ho altro da aggiungere. E io, calmissima: "Veramente si', sono appassionata di fotografia ho sempre in borsa la macchina e quel giorno ho scattato una foto subito dopo l'incidente". Tiro fuori la mia stampa A4 a colori che mostra non solo la targa, ma anche la faccia della signora che si e' persino accorta che la stavo fotografando e mi guardava malissimo dal finestrino.

La faccia dell'avvocato e' diventata verde, mi ha praticamente strappato di mano la foto mentre la porgevo al giudice e si e' lasciato scappare:"Ma e' lei!".

Alla fine e' stato piuttosto divertente.
Ora mi aspetto che venga a farmi brillare la macchina.

28 gennaio 2004

Stamattina mi sono svegliata serena.
Petta che me lo segno sul calendario.

27 gennaio 2004

Devo ammettere che sono un po' provata.
Ieri sera a tavola si chiacchierava del piu' e del meno.
Mamma rivolta al babbo: "Si' ho visto che e' passato il corriere a ritirare i pc perche' quando siamo tornati dall'asilo ho dovuto aspettare che spostasse il camioncino per entrare sulla rampa. Ti ricordi Gioele, la signora che caricava tutti quei pacchi?"
Gioele masticando: "Tutti tutti."
Mamma: "Gia'.. subito dopo la bizza per ... e poco prima della bizza per... "(non le nomino per evitare recidive).
Gioele mi guarda, sorride quasi soddisfatto e rivolto al babbo: "Dopo la bizza per il seggiolino e prima della bizza per le palle di neve!"

Non ci ha sconvolto tanto la perfetta sequenza temporale ne' il ricordo delle motivazioni, ma il fatto che lui stesso le chiama bizze! A-R-G-H !!!
Bisogna mi rassegni: e' sempre un passo avanti a noi.

26 gennaio 2004

Ore nove: bizza inumana perche' non voleva stare a scuola. Gli strilli si sentivano da fuori il portone.
Ore dieci: telefono per sapere se si e' ripigliato, ovviamente e' tranquillo e calmo. Lo stronzetto.
Ore sedici e trenta: vado a riprenderlo.
Ore sedici e trentacinque: bizza inumana con pianto fino quasi a casa perche' voleva stare sul sedile davanti.
Ore sedici e quarantacinque: sentenzia "voglio fare le palle di neve".
Ore sedici e quarantasei: bizza inumana perche' non c'e' piu' neve.
Ore diciassette: bizza perche' vuole andare a casa di Guido.
Ore diciassette e dieci: bizza perche' vuole fare il bagnetto (mentre io e marito stiamo svuotando scatoloni da stamattina, tanto che la nonna e' venuta qui per distrarre il pargolo - fatica inutile).
Ore diciassette e quindici: si decide a giocare con la nonna.
Ore diciotto: bizza perche' vuole le chiavi di casa.
Ore diciotto e cinque: bizza perche' dopo le chiavi di casa vuole anche i soldi.
Ore diciotto e sei: la mamma pensa di infilargli cinque euro in tasca e spedirlo al bar.
Aprendo uno scatolone mi sono ritrovata in mano quelle foto.
Occhi negli occhi con me bambina spaventata, imbarazzata, stuprata dagli sguardi e mi son detta:"Basta".
Stavolta ho fatto un uso terapeutico del camino e le ho bruciate.
Lascio andare, lascio andare lascio andare.
Che piu' nessuno sguardo ti frughi, che piu' nessuna bambina cresciuta guardandoti riviva il dolore e la vergogna.
Un mucchietto di cenere e la cassa toracica piu' leggera.

25 gennaio 2004

Se c'e' una cosa che ODIO e' cambiare il copripiumino.
Vivrei nella zozzimma pur di non farlo, ma siccome la presenza del treenne mi impone un livello minimo di igiene e decoro, tocca farlo. Ogni volta mi stronco la schiena, piroetto su e giu', infilo di qui, tiro di li', salto sul letto, faccio delle evoluzioni che manco al circo Barnum, ma ci fosse una stramaledetta volta che mi viene centrato a destra e a sinistra e soprattutto riuscissi ad allineare piumino e copripiumino!
Eppure la nostra ex-ex-ex-tata da sola e di almeno 30 cm. piu' bassa di me ci riusciva perfettamente, quindi e' questione di tecnica.
Ok, chi lo sa lo sputi: dove sta il segreto?
Come li vedete questi sposini che si facevano le foto al piazzale Michelangelo oggi sotto la neve?
Io me li immagino con la bronchite in luna di miele :-)



Comunque lo spettacolo migliore di oggi e' stata la battaglia di palle di neve fra Gioele e il suo babbo.
Alla fine nevica anche qui.
Gioele e' al settimo cielo.
A proposito di neve quello del 23 gennaio e' forse il post della pizia piu' toccante che abbia mai letto.

Errata corrige: ho cambiato il link al post perche' il permalink andava per i fatti suoi.

24 gennaio 2004

Nunzio vobis...

Che abbiamo cominciato a dar fondo agli scatoloni residui in cantina.
E che sta partendo l'atto di citazione che rimandavo da almeno quindici anni.
Non so voi, ma io ho una gran voglia di fare pulizia.
Giu' dal pero forse non si sta poi cosi' male, cambiare prospettiva ogni tanto serve a vedere le cose sotto un'altra luce.
Via, mi son levata il pensiero: ho postato la mia banalita' quotidiana :-)
C'e' crisi in giro.
C'e' grossa crisi e non soltanto al di qua di questa tastiera.
Come se ci fosse stato uno scrollone che ha tirato buona parte di chi leggo giu' dal pero.

23 gennaio 2004

Mio padre

Sempre in fuga.
Se ne e' andato di casa che avevo tre anni.

L'ho "conosciuto" 18 anni fa, proprio il 23 gennaio, al funerale di mia madre.
Un estraneo, ovviamente.

Poi l'ho rivisto otto anni fa, quando sono andata a casa sua nel lodigiano, accompagnata da Giovanni che sosteneva quanto fosse importante incontrarlo da adulta.
E aveva ragione.

Abbiamo parlato tanto e alla fine ho smesso di cercare chi avesse torto o ragione. Se mia madre che raccontava che se ne era andato lasciandoci in un mare di debiti, o lui che diceva di essere andato via di casa solo con i vestiti che aveva indosso.

Me ne sono fatta una ragione di questo buco affettivo, di questa presenza costante ma cosi' assente e lontana.
E ripensando a lui, lo vedo un po' vecchietto, un signore buffo che mi somiglia (soprattutto nelle fughe!), che adora il caffelatte e mangia la pasta col pane, come me.
Che ha voluto dare al nipote acquisito il mio nome.

Firenze e Lodi sono lontane.
Via via si sono diradate le telefonate.
Cosi' ho rimandato la chiamata per dirgli che mi sarei sposata e quella per raccontargli la nascita di Gioele.
E' difficile mantenere un rapporto vivo, cosi' abituati entrambi a "non esserci".

Tanto che fatico ancora a rendermi conto che lui non c'e' piu' davvero.

Due anni fa, in questo giorno, ci sono stati i suoi funerali, ma io non ho potuto esserci.
Forse non ho voluto esserci.
Il 23 gennaio, esattamente lo stesso giorno dei funerali di mia madre, 16 anni dopo.

E' inutile continuare a cercare delle risposte.
Semplicemente le cose vanno cosi' e tanto vale farsene una ragione, anziche' arrovellarsi.

E ora che finalmente e' arrivato questo 23 gennaio e li ho sepolti entrambi per l'ennesima volta, vediamo se riesco a lasciarli andare.
E a vivere.

22 gennaio 2004

21 gennaio 2004

La luce della nostra camera e' gentile.
Si accende piano piano e lascia che i tuoi occhi si abituino prima di splendere in tutto il suo fulgore.
Dormivamo insieme io e Gioele in un letto grande, quello della mia casa di campagna dove dormiva la mia mamma. Sentivo entrare Giovanni che si accertava se stessimo dormendo e sussurrare una signora che diceva lasciamoli stare, lasciamo qui questo giocattolo cosi' lo trova quando si sveglia. Andiamo di la'.
Aprivo piano un occhio e vicino alle mie ciabatte c'era una di quelle ruote per bambini con il manico, che quando gira fa tintinnare il campanello.
Mi sono riaddormentata e dopo un po' li ho sentiti tornare e uscire di nuovo. Cosi' mi sono alzata a fatica e scalza sul pavimento freddo del salone, con la scrivania sistemata dove non stava piu' da tempo e tanta luce che entrava dalla finestra che dava sul giardino.
Sarebbe gentile anche il campanello, a casa nostra, se non fosse seguito dall'abbaiare stridulo e sguaiato di Ginger piuttosto isterica seguita a ruota dal suo fratello un po' tonto che abbaia a prescindere.
E' cosi' che mi sono svegliata oggi pomeriggio.
E' passato qualche minuto prima che mi rendessi conto di dove fossi davvero.

18 gennaio 2004

E' la seconda volta nel giro di un mese che accompagno uno dei miei uomini al pronto soccorso.
Mo' basta eh?
Oggi e' toccato a Giovanni che, dopo aver fatto qualche lavoretto in casa, asciugandosi le mani dopo essersele lavate ha sentito un dolore lancinante al gomito sinistro. Vabbe', ci si e' detto, passera'.
Invece non solo non e' passato, ma e' aumentato fino a rendergli impossibile alzare il braccio o piegarlo.
Cosi' alle sei di sera siamo andati al CTO dove - per fortuna - era giorno di calma e gli hanno diagnosticato una epicondilite.
Una cazzata insomma, ma dolorosissima. In effetti oggi mister Muscolo ha alzato una televisione reggendone il peso solo col braccio sinistro. La torsione errata asciugandosi le mani ha fatto il resto.
Ottimo.
Ora che mi stavo rimettendo io si e' guastato l'altro.
Certo che troncarsi i legamenti asciugandosi le mani sarebbe stato da viaggio a Lourdes.
Anche se forse... un pensierino....

17 gennaio 2004

Aneddoti

- Della memoria fotografica dei bambini
Bimbo concentratissimo sui suoi bisogni corporali, scruta una rivista appoggiata davanti al wc.
"Mamma! Ma li' c'e' scritto pizza!"
"Ma dove?"
"Li', guarda!"
Nell'angolo in basso a sinistra, in effetti, c'e' la pubblicita' di Pizza Taxi.

- Della capacita' di immedesimazione dei bambini
Bimbo gioca al dottore.
"Babbo, hai male, ora ti curo"
"Veramente non mi sento poi cosi' male..."
Bimbo raccatta custodia in plastica, la sbatte vigorosamente sulla fronte del babbo.
Babbo:"OHI!"
"L'avevo detto che avevi male!"

- Della capacita' di soppravvivenza dei babbi
Bimbo dottore salta a pie' pari sulla pancia del babbo, sul diaframma del babbo, sulla pancia del babbo, sui co... ehm del babbo.
Babbo ulula di dolore.
Bimbo grida divertitissimo e urla:"Mamma guardaci! Dai facci una foto mentre giochiamo al dottore!"
Mamma alza un sopracciglio e sentenzia:"Gioele..."
"Non sono Gioele sono un dottore!"
"Scusi. Dottore, temo che lei abbia perso il suo primo paziente."
Stamattina diluviava.
In compenso ora grandina.
Non credo ci sara' gran fila allo scivolo dei giardinetti.


16 gennaio 2004

Per la cronaca

Ieri il medico e' entrato in casa, ha dato un'occhiata in giro.
Ha recuperato le retine(*) incastrate fra gli scatoloni e ha chiesto:"Vi siete trasferiti da poco, vero?"
Sic.


(*)NdA: espressione liberamente tratta dalla Cri
Uno dei nostri clienti e' una catena di alberghi.
Stamattina il corriere ci ha consegnato due pc guasti di ritorno -appunto- da uno di questi hotels.
Dentro lo scatolone per l'imballo, oltre al polistirolo, hanno usato una decina di copie de La Repubblica tutte rinvoltolate. Probabilmente sono resti di quelle che regalano la mattina a colazione, con sopra appiccicata l'etichetta "... con l'augurio di una felice giornata ... have a nice day [logo]".

Prima di depositarle di fianco al camino (serviranno per accendere diversi fuochi), ho voluto guardare di che giorno fossero.
Sono tutte del 14 gennaio e riportano in prima pagina a caratteri cubitali il titolone:"Bocciato il lodo salva-Berlusconi".
Non so perche' ma mi e' sembrato di buon auspicio.
Have a nice day... :-)
Ci risono.
Forma media, un po' sbattuta. Il mal di gola sta passando e sono sfebbrata. Mi sento come se mi avessero pestato, l'equilibrio era migliore lunedi', ora mi "godo" la convalescenza. Per modo di dire, ovviamente.
Questi ultimi tre giorni onirici hanno lasciato strani strascichi. Fulminante la mancanza del marmocchio sentita fin dentro le viscere fino ad un secondo prima del suo ritorno a casa. Ovviamente.
Echi roboanti di tv accesa in sottofondo con la speranza di attutire caldo/freddo brividi/sudore, incapace di riempire alcunche'. Vuoto su vuoto. Ovviamente.
Lampi di blog cliccati un po' a caso qua e la' nei momenti di lucidita'. Siamo tutti bravi bambini, in fondo, belle persone. Rari i momenti dissacranti sia di qui che di li' dal vetro. Che vetro non e' trattandosi di lcd, ma in fondo.
Scusate, ma non reggo piu' il bollettino medico degli ultimi giorni, quindi do una ripulita. Nel senso che riduco il numero di post visualizzati, non che casso. Ovviamente.

15 gennaio 2004

Il medico ha sentenziato: tonsillite.
Ho le placche, manco avessi tre anni!
Non oso pensare a come sia l'influenza, allora... comunque l'ultima tachipirina risale alle sei di stamattina.
Ce la faccio, ce la faccio!
[e torno' a sprofondare sul letto]
Forse ce la fo. Forse.
Ieri sera rivalutavo l'eutanasia.
Stamattina son riuscita a rivedere i 37. Spero che duri, spero di non averla attaccata a Gioele o a Giovanni.
Tostissima, non ricordo di essere stata mai cosi' male. Eppure la febbre la reggo bene di solito.
Torno a ricoverarmi sotto le coperte. I miei due uomini sono stati fantastici.
Devono anche essersi divertiti parecchio a giudicare dalle condizioni del soggiorno.

14 gennaio 2004

Come da post precedente, moglie sempre ko.
Dopo averla sostituita nel pulire il culo al treenne, sostituirla sul blog e' una passeggiata.
La giornata di oggi ha segnato la definitiva sconfitta del metodo "Parlagli con dolcezza, fagli capire che gli vuoi bene".
Gia' in macchina le prime avvisaglie:
- Gioele, quanto bene ti vuole la mamma?
- Tantissimo
- E il babbo?
- Il babbo non mi vuoe bene
- Perche'??
-Pelche' quando LO picchio, non vuoe giocale con me

Poi, dopo cacca, bidet e sessione di bolle assortite col detergente intimo, al "Gioele, adesso basta tirati su i calzoncini e andiamo" e' esploso in una furia con mani pesticciate nell'acqua e schizzi ovunque (nemmeno tanto ovunque.. praticamente tutti sul babbo) per planare poi sul classico
- Non ti voio,voio mamma.
Ho avuto uno scatto d'orgoglio. L'ho preso in collo e gli ho detto Basta con questi giochini. La mamma sta poco bene e adesso tu stai col babbo. Abbiamo sceso le scale abbracciati (io verso di lui) e avvinghiati (lui verso di me) in un turbine di baci (io verso di lui) e schiaffi (lui verso di me). Con le ultime forze, semi accecato dalle manate (che son di mani piccoline, si, ma di punta negli occhi fanno male) ho acceso Tarzan. Tempo due minuti si e' incantato a guardarlo, tempo 5 mi ha chiesto - Pecche' lui piange? e siamo planati verso una cena "da maschiacci" con i vassoi sul divano, mangiando le patate arrosto con le mani e discutendo del colore delle copertine dei libri
- Mi piace nelo [rimuovendo la sopraccoperta dal mio libro], e quetto cos'e'? No e' un segnalibo..
- No. Non piu' almeno [dato che l'ha rimosso dal libro]
Treeene imbizzarito. To be continued....
Stanotte ho sfiorato i 40. Stamattina alle sei e mezzo avevo trentotto e sette.
Se il buongiorno si vede dal mattino...
Boia che batosta.

13 gennaio 2004

Porca troia, ho la febbre. E mal di gola. E mi fa male dappertutto.
Son riuscita a portare Gioele a scuola, poi ritornando mi facevano cosi' male le gambe e mi bruciavano gli occhi che ho pensato di fare una capatina a casa prima di andare in ufficio e provarmi la febbre. Cosi' per sport perche' di solito quando me la sento non supera i trentasei e cinque. Invece avevo trentasette e mezzo e mi son detta: ok, una mattinata di riposo.
Ora siamo a trentotto, salita di due decimi nell'ultima ora. Ingollata tachipirina.
Torno a letto a bestemmiare, sepolta sotto piumino e doppia coperta che vestita di tutto punto con due maglioni e venti gradi in casa batto i denti.
Obbasta! Non ci si puo' permettere punto e basta.
Quando si potra' saro' troppo vecchia, quindi tanto vale - per una volta - restare coi piedi per terra e accettare l'idea.

12 gennaio 2004

Son soddisfazioni :-)

Son soddisfazioni che tirano su un bigio lunedi': ricevere invito da Giuseppe Granieri per Scatti Quotidiani.
Lunedi', piove, bimbo recalcitrante, sonno arretrato, voglia di andare a lavorare nessuna, ma ce la faro'.
Ce la faro', cazzo.

11 gennaio 2004

Ieri sera all'Esselunga abbiamo incontrato Costanza, la tata che ha seguito Gioele per cinque sei mesi quando aveva un anno e mezzo. Appena l'ha visto sul carrello l'ha abbracciato e sbaciucchiato e lui ha sgranato due occhioni COSI' e ha detto "Mamma, andiamo via!".
Dico "Te la ricordi la Costanza, Gioele? Ti teneva le braccine quando cominciavi a reggerti in piedi...Ti portava ai giardini a vedere gli altri bimbi, sei andato con lei sull'altalena..." E lui di rimando, rivolto alla Costanza:"Si' si', mi spiace pelo' ola non posso venilci pecche' sono clesciuto!".

09 gennaio 2004

Pfffffffffftttt... BOOM!

Mentre mi smazzavo il magone e circa milleseicento maledetti buoni pasto, ho cominciato a sentire uno strano malessere.
Respira, respira, respira un cazzo! Ci ho messo un po' ad accorgermi che la stufetta supplementare munita di bombola a gas rigorosamente spenta, fischiettava allegra spandendo il suo contenuto nel mio cubicolo.
Apro porta e finestra scrutando con odio e timore allo stesso tempo la bombola verde, quando cominciano ad uscire un par di persone dal magazzino ed esclamano:"Ma da dove viene questo odore di gas?"
Portata fuori al freddo la perfida stufetta, ho lavorato un paio d'ore con finestra e porta spalancate, appena sufficienti a far uscire tutto il puzzo.
Meglio della trielina, Sable.
Ok, l'abbozzo di girare per blog, tanto il magone non passa.
Dopotutto mi pagano per stare qui e lavorare.

Il pleut

Giornata bigia, piove a piccole gocce trasversali.
Gennaio mese di lutti, si preannuncia laborioso da superare.
L'ansia frizza sulle spalle, dietro la nuca, ma il diaframma lavora e respiro, profondamente, di pancia.
Come mi hai insegnato.
Spalle. Pancia. Spalle. Pancia.
Ti tengo sotto controllo.
Meglio, ti soffio via.
Ci sono domande a cui non c'e' risposta. Anche se pretendi di averne il diritto, se la senti dentro il cuore l'urgenza di trasformare quel punto da interrogativo ad esclamativo, dirti finalmente:"Ecco perche'!" e darti una manata sulla fronte. "Ma che stupida, potevo arrivarci anche da sola".
Non c'e' la soluzione ne' in fondo alle pagine, ne' nel prossimo numero.
Accettalo e respira e vai avanti.

08 gennaio 2004

Venghino siore e siori venghino...

Non c'è trucco, non c'è inganno: non farete nessun danno, se vedrete le attrazioni di noi due i piu' sfigatoni!
Docce calde e fredde docce, qui ci fan girar le bocce. Me li mangio in due bocconi tutti sti' rompicoglioni!
Ma mi sa tocchera' a me, rimpianger il duemilatre'...

Insomma, siamo ripartiti.

Di nuovo in pista (i capitani entlano in campo, come dice Gioele... chissa' dove l'ha sentito).
Il marmocchio piu' felice del previsto di tornare a scuola.
Mi ha commosso l'incontro fra lui e Guido. Entrambi felici di rivedersi ed emozionati, sembrava facessero un balletto fatto di slanci uno verso l'altro, subito attutiti da un po' di vergogna poi esplosi in un abbraccio e una corsa piena di risate.
Anche stamattina "voglio andare a scuola", speriamo che duri.

Sono un po' stanca, il lavoro non manca e l'ultimo libro di S. King mi fa tirare piu' tardi del lecito, anche se non tremo sfogliando le pagine come mi aveva fatto fare con It e Cose preziose.
Sono davvero curiosa di vedere come se la cava alla fine con sta Buick 8.

06 gennaio 2004

Siamo in dirittura d'arrivo

E anche queste feste sono passate.
Devo dire che stasera, ora, un po' mi spiace. Domattina si riparte in quarta con le corse e il lavoro, e il bambino da portare a scuola, da andare a riprendere, la casa da sistemare al volo in pochissimo tempo... non che mi sia riposata granche' negli ultimi giorni, ne' che sia riuscita a fare cio' che volevo, a dire la verita'.
Ad esempio in soggiorno troneggiano ancora una decina di scatoloni e non ho sistemato l'archivio e la lista di cose non fatte e' piuttosto lunga. Comincio a perdere la pazienza con Gioele un po' troppo presto e un po' troppo spesso, quindi e' un bene per entrambi che domani riapra la materna.
Pero' sono disturbata, ecco.
Ha scelto meticolosamente due calzini tutti rossi da appendere ai lati del camino, poi ha voluto accendere le candeline colorate (alaccioni, losa, gialle e veddi) che ha trovato qualche giorno fa all'esselunga: "Perche' cosi' la befana quando arriva le trova accese ed e' felice".

Stavolta e' toccato a me aspettare che si addormentasse, scendere e preparare la messa in scena dell'arrivo della Befana.
Totalmente fuori standard, perche' i calzini erano troppo piccoli per contenere il balocco e sono contraria all'uso sconsiderato di dolciumi.

Nemmeno un pezzettino di carbone, ma un po' di cenere in giro, giusto per comprovare l'uscita dal camino della vecchietta. Ora, se riesco a rivestirlo in tempo dopo il bagnetto insieme al babbo, vogliamo portarlo a fare il suo primo piccolo viaggio in treno.

04 gennaio 2004

Sopportazione marmocchio lagnoso raggiunto livello di guardia.
Programmi per la giornata saltati in sequenza che manco le mine anticarro.
Contrazioni alla bocca dello stomaco in aumento.
Convincimento di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato totalizzante.

03 gennaio 2004

Della serie: cosi' e' la vita
Un'autoambulanza sfreccia a sirene spiegate accanto alla nostra auto.
- Babbo, cos'era quella?
- Un'ambulanza.
- Un'abbulaza??? [incredulo]
- Si', probabilmente un signore non stava troppo bene e con l'ambulanza lo stavano portando di corsa in ospedale.
- Un si-gno-le non sta-va troppo be-ne? [sillabando come se il babbo avesse detto una bestialita'] Oh, beh... pazienza!

Della serie: babbo e' scemo
- Babbo! Plendi la chitalla!
- La chitarra? Quale chitarra?
- Quella con le colde!

Della serie: babbo e' scemo due la vendetta
- Si puo' avere un caffe'?
- Ma se l'hai appena bevuto!
- Allora si puo' avere un cervello?

Ho esagerato con la nutella stasera.
Patrick docet.
Titti non abita piu' qui.
Almeno, credo non ci abitera' ancora per molto: oggi ha detto "tRe" :-)
Era il 3 gennaio 1986.
Si era svegliata con un brutto mal di testa, ma nel pomeriggio andammo ugualmente a Bologna dove sarei passata a prendere un'amica alla stazione per andare insieme ad una riunione di lavoro.
Il programma prevedeva che lei sarebbe passata a trovare mio fratello e poi al cimitero prima di tornare a prendermi.
In macchina spense un po' rabbiosa la sigaretta dicendo che aveva un cattivo sapore.
Lungo la strada mi chiese di accompagnarla e io le risposi un po' piccata che l'amica mi aspettava alla stazione e non potevo cambiare tutto all'ultimo minuto. Non ero piu' una bambina, avevo degli impegni da rispettare.
Bisticciammo un po' e quando scesi dalla macchina non mi rivolse lo sguardo, solo un freddo "Arrivederci" in risposta al mio saluto in cerca di riappacificazione.

La ritrovammo dopo affannose ricerche e concitate telefonate, verso le undici di sera. Un ictus le aveva fatto scoppiare una vena del cervello davanti alla tomba di sua madre e di suo padre. Ci volle la polizia per convincere il guardiano ad aprire il cancello, quando mio fratello trovo' la sua macchina ancora parcheggiata li' davanti. Era ancora viva.
Nevicava e l'ipotermia che rallento' l'emorragia servi' soltanto a mantenerla in coma per tredici giorni.

Quando li raggiunsi al pronto soccorso la prima cosa che sentii fu la domanda che qualcuno rivolse a mia cognata:"Dove abitava la signora?". Entrai in ambulatorio convinta di trovarcela, piazzai gli occhi in faccia al medico e chiesi soltanto:"A... a.... abitava?". Poi la vidi con la coda dell'occhio, sulla barella portata in velocita' verso l'ascensore, il viso coperto dal palloncino della ventilazione forzata.

"Arrivederci."
Sonno... ieri in giro per buona parte della giornata in motorino, ho fatto il pieno di freddo. Ahi ahi, le mie povere vecchie ossa! Ho davanti una giornata che non so riempire, scartata l'ipotesi di una girata al mare per cercare una casina da aprile a giugno. Troppa fatica.

01 gennaio 2004

Intanto ho rotto due tradizioni. Per natale non ho visto "La vita e' meravigliosa" e oggi non ho visto il concerto di capodanno. Lo so che tanto non lo trasmettevano, comunque non lo avrei visto.

Ho pensato ai buoni propositi per il duemilaquattro e mentre scivolavo nell'incoscienza del sonno ho pensato a qualcosa che li riassumesse tutti: assertivita'.
Dev'essere il proposito giusto: mi ha svegliato Gioele con un bacino e il mal di testa era passato.
Di nuovo a casa. Nello stomaco un buon caffe' e 500 mg di paracetamolo per attenuare l'inevitabile mal di testa.
Finita la tregua natalizia con la GS, mi sa che dovro' prendere anche un po' di bicarbonato dopo.
Strade ancora deserte, sole abbagliante. Ora mi sdraio accanto al cucciolo, voglio godermi questa sensazione di "mia casa".
Apro la finestra per annusare l'aria.
Nove del mattino, primo gennaio duemilaquattro. Fuori il silenzio che c'e' solo il primo dell'anno un po' prestino. E profumo di pulito. E il sole.
La prima persona che ho visto fuori un uomo con i baffi. Secondo le credenze della mia mamma era di buon auspicio.
Capodanno da amici senza Gioele, a casa con i nonni Ginger e Fred. Una cena conviviale a cui e' stato aggiunto lo spumante a mezzanotte. Perfetto, cosi' come dev'essere. E a casa il profumo del bimbo addormentato, un letto tutto per me e voglia di sonno sotto le lenzuola pulite.
Poi pensero' ai buoni propositi per l'anno nuovo, per ora mi godo questa pace.
Che' siamo vivi, nonostante tutto.