28 settembre 2004

Sono stufa di:
a) lavorare (evabbe' chi non lo e'?)

b) litigare col piccolo la sera perche'
b.1) si renda riconoscibile facendo il bagno
b.2) mangi (possibilmente a tavola)
b.3) faccia la pipi' prima di andare a letto
b.4) si metta il pigiama
b.5) vada a dormire

c) litigare col piccolo la mattina perche'
c.1) si alzi
c.2) faccia colazione
c.3) faccia sta stramaledetta pipi'
c.4) si vesta
c.5) si rassegni all'idea che dovra' andare a scuola per almeno altri 20 anni

Nota positiva: le mie chiavi di casa stavano dentro al casco della moto.
E il ritrovamento e' avvenuto straordinariamente PRIMA che venisse il fabbro a cambiarci la serratura :-)

27 settembre 2004

Umore sotto i tacchi.
Mi si e' aggrappato come una piovra urlando che non voleva stare a scuola.
Lo capisco, il lunedi' e' duro per tutti. Figuriamoci per un marmocchio...

Ora e' un po' piu' dura anche per me.

23 settembre 2004

Il quesito della settimana

La sincerita' paga?
Sulla mia pelle ho provato che l'accondiscendenza puo' essere un fardello troppo grosso da portare sulle spalle. Ad un certo punto ho deciso che bastava e che avrei cominciato a dire no, non mi va, non ne ho voglia.

Non che la strada sia in discesa in questo modo, per carita', pero' la mia futura ulcera ringrazia.
In compenso i succhi gastrici di coloro che stanno dall'altra parte vanno in sommovimento. E a volte torna pure utile perche' ti ritrovi a sentire/leggere uno sproloquio di analisi retrospettive e future che li' per li' ti lascia anche un po' basita.

Ma serve, dio se serve.
Una settimana esatta dall'inizio della scuola e son gia' cominciati gli smoccicamenti.
Eccheppalle pero'!

13 settembre 2004

E meno male che siamo pacifisti...

- Mamma quando avro' una pistola sparero' a Claudio e lo faro' essere morto!
[N.d.R. Claudio e' il bimbo che all'asilo picchia un po' tutti]
- Non e' bella questa cosa che hai detto. Penso che la mamma di Claudio sarebbe molto triste sapendo che suo figlio e' morto.
- Stai tranquilla mamma, faro' essere morta anche lei!


11 settembre 2004

Segnali inquietanti...

Due giorni fa ho passato una buona mezz'ora in meditazione davanti al bancomat, perche' non mi ricordavo piu' il pin.
Ieri ho perso le chiavi di casa.
Sic.

08 settembre 2004

- Mamma, una volta io ero stato piccolo?
- Si' sei stato piccolo piccolo.
- E anche Guido era piccolo?
- Si', quando tu eri piccolo lo era anche lui.
- E anche tutti i miei compagni di scuola?
- Si'.
- E anche tu sei stata piccola?
- Tutti siamo stati piccoli. Anche io ero una bambina, poi sono cresciuta e sono diventata una mamma. Anche tu crescerai e un giorno diventerai un babbo.
- Un babbo? Ma ce l'abbiamo gia' un babbo, che dici? Io crescero' e crescero' e crescero' e diventero' un Bambino Grande!

Il fruttivendolo che ti sceglie le verdure migliori, il barista che sa gia' come vuoi il cappuccino, la tabaccaia che ti prepara le sigarette giuste sul banco espandono il senso di familiarita' fuori dalle mie quattro mura.
Mi e' tornata la voglia di sistemare casa, di avvenimenti normali, che diano stabilita' al caos pazzesco che mi[ci] gira intorno. Ogni giorno che passa mi[ci] allontana dallo scampato pericolo.

I pensieri escono col contagocce. Fanno capolino nei brevi momenti di pausa, mandano timidi un saluto con la mano e sorridono. Sembra dicano "Ci siamo eh? Quando ci rivuoi basta fare un fischio". Come gli amici migliori. Quelli che il discorso riprende come se ci si fosse visti ieri anche se non ci si sente da una vita. Quelli con cui si puo' stare in silenzio senza sentirsi in imbarazzo, riempiti dalla reciproca[confortante] presenza.

Tu ci sei, io ci sono.
Stiamo dalla stessa parte.

04 settembre 2004

Bentrovati

-Mamma, questa e' la Terra?
- Si', questa e' la Terra.
- E allora perche' c'e' il prato?