04 febbraio 2004

"I 93 no global arrestati il 21 luglio 2001 dopo l'irruzione della polizia nella scuola Diaz sono stati prosciolti dall'accusa di associazione a delinquere perchè "non sono emersi a loro carico elementi che facciano presumere la sussistenza di rapporti associativi con chi devastò e saccheggiò la città".
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Scrive il gip: "Il materiale sequestrato nel corso della perquisizione alla scuola Diaz, non costituisce di per sè elemento sufficiente a fondare l'ipotesi di sussistenza del reato associativo, attribuito ad un gruppo di 93 persone, di provenienza geografica diversa, di età diversa, di appartenenza ad associazioni politiche diverse".
E il gip fa addirittura riferimento ai sospetti su chi potrebbe aver messo le due bottiglie molotov nel cortile della scuola. Gli ordigni, infatti, si rivelarono parte di un sequestro eseguito nel pomeriggio in Corso Italia e per questo sono indagati alcuni poliziotti.
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Ma non è finita qui: tra l'altro, scrive il gip, "non sono stati acquisiti elementi ulteriori dai quali possa emergere la partecipazione degli indagati o di alcuni di essi ad una associazione finalizzata al compimento di atti di devastazione e saccheggio nei giorni immediatamente precedenti il loro arresto". Il pm, infatti, ha escluso che potessero esserci collegamenti tra le persone che dormivano nella scuola Diaz e i Black Bloc e che i 93 arrestati avessero partecipato ad azioni di danneggiamento e saccheggio.
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E adesso il Comitato Verità e Giustizia per Genova si attende le scuse del presidente Berlusconi e del ministro degli Interni dell'epoca, Claudio Scajola: "Ora che è caduta anche l'ultima accusa contro le 93 persone picchiate, umiliate e arrestate dentro la scuola Diaz il 21 luglio 2001". "Oggi - afferma il Comitato - è tutto chiaro: quel blitz illegittimo, brutale e condotto compiendo falsificazioni di ogni tipo, è una delle pagine più nere nella storia delle nostre forze dell' ordine in epoca repubblicana. Non c'è nulla di cui vantarsi. Chiunque abbia un minimo di senso dello Stato e della legalità non può che vergognarsi. La credibilità della Polizia di Stato, con questa archiviazione e con le motivazioni esposte nellþordinanza del gip, è fortemente compromessa". "

Fonte: Repubblica

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