Giornata bigia, piove a piccole gocce trasversali.
Gennaio mese di lutti, si preannuncia laborioso da superare.
L'ansia frizza sulle spalle, dietro la nuca, ma il diaframma lavora e respiro, profondamente, di pancia.
Come mi hai insegnato.
Spalle. Pancia. Spalle. Pancia.
Ti tengo sotto controllo.
Meglio, ti soffio via.
Ci sono domande a cui non c'e' risposta. Anche se pretendi di averne il diritto, se la senti dentro il cuore l'urgenza di trasformare quel punto da interrogativo ad esclamativo, dirti finalmente:"Ecco perche'!" e darti una manata sulla fronte. "Ma che stupida, potevo arrivarci anche da sola".
Non c'e' la soluzione ne' in fondo alle pagine, ne' nel prossimo numero.
Accettalo e respira e vai avanti.
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