30 giugno 2004

What a child need

I like to look and listen,
I need to touch and try,
I want to smell and sample
And ask the question why.
Give me time to wonder,
To imagine and pretend,
Space to run and bend and stretch,
Share secrets with a friend.
I want to hold and handle,
I must play to understand,
For I need to know so many things
To find out who I am.

E tu lo sai gia', piccolo cuore, chi sei.
Tre anni e mezzo oggi, amore mio.
Lo so che non scrivo piu'.
Lo so che mi sono un po' rinchiusa e che dura forse da troppo.
Lo so che avevo promesso di ritornare.
Ma.

No, non voglio chiudere i ponti con nessuno.
No, non ho ancora risposto a qualche milione di mail arretrata.
No, non e' perche' non vi voglio piu' bene.
Ma.

11 giugno 2004

Quando la gente ti dirà che hai sbagliato e avrai errori dappertutto dietro la schiena, fregatene.
Ricordatene. Devi fregartene.
Tutte le bocce di cristallo che hai rotto erano solo vita.
Non sono quelli gli errori... quella è vita... e la vita vera magari è proprio quella che si spacca, quella vita su cento che alla fine si spacca.
Io questo l'ho capito, il mondo è pieno di gente che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro, le sue piccole tristi biglie infrangibili e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo.
Sono belle, a me è piaciuto guardarle, per tutto il tempo che ti sono stato vicino.
Ci si vede dentro tanta di quella roba..... é una cosa che ti mette l'allegria addosso.
Non smetterla mai.
E se un giorno scoppieranno anche quella sarà vita, a modo suo, meravigliosa vita.

A.B.

09 giugno 2004

E alla fine ti ritrovi qui, a buttare fuori alla rinfusa i tuoi pensieri.
Come se il flusso di coscienza ti aiutasse a sgrovigliare il nodo che ti chiude lo stomaco.
A volte. Certe volte. Certe mattine.

Sara' la crisi di mezza eta', sara' una canzone sentita per caso alla radio, sara' che ti guardi allo specchio.
Negli occhi finalmente.
E ti vedi cosi' come sei.
Niente di speciale, ma unica.

Ti passi una mano fra i capelli, cerchi in continuazione di riordinare.
Dentro, che fuori il caos totale non ti tocca nemmeno piu'.
Sara' che raggiungi gli obiettivi, che sei guarita, che non hai piu' paura, sara' che il passato e' passato e vivi di presente. E l'hai cercata per anni questa facilita' di vivere e ce l'avevi li' a portata di mano e non volevi vederla, e ti accorgi quanto fiato hai sprecato per rincorrerla. Mentre lei era li' ferma. Ad aspettarti.

Tu.
Tu hai detto, parlando di tutt'altro: era una verita' cosi' piccola ed evidente allo stesso tempo che nn riuscivi ad accorgerti che era li'.

Alla fine il trucco e' questo, no? Smetti di combattere e ti accetti per come sei.
Se non lo fai alla soglia dei quarant'anni allora che hai vissuto a fare?
Periodi ciclici che si sono ripresentati alla tua porta. Ora ce li hai davanti ben chiari e ti chiedi cosa ti abbia impedito di rendertene conto fino ad oggi.
Che c'e' di diverso in questa mattina, fatta di corse e ritardi come ogni altro giorno?
Forse tu.

E sei un po' seccata perche' sei stanca di rincorrere il tempo gia' appena apri gli occhi e ti arrabbi con l'automobilista che hai davanti e ti fa perdere il semaforo verde. Allora la senti, la vocina da dietro: "Ma perche' non vuoi stare calma, mamma?"
E ti fermi un po' stupita e sorpresa, come se avessi picchiato una capocciata contro un vetro.

E te ne freghi se dietro suonano e vuoi guardarlo negli occhi e gli dici che hai ragione, bimbo. E lui fa un muso strano, emozionato e ti tende la mano. Te la stringe come se fosse grande e tu bambina. E passano mille emozioni in quella stretta che rassicura entrambi che tutto va bene, e' tutto a posto.
Ok, tranquilla. Possiamo ripartire.

Ti voglio bene, te ne voglio anch'io.

07 giugno 2004

Mi addormento a casa della GS.
Sento Gioele che entra in camera con la nonna per prendere il suo castello.
Le dice:"Shhhtt.. fai piano, non svegliarla"

Due secondi dopo gli cade il castello per terra.
Io lo amo :-)

05 giugno 2004

"Mammina,sei dolce come il cocomero! Ora ti mangio tutta,GNAM!"

Chi lo direbbe che e' lo stesso bambino che non piu' tardi di ieri sera, vedendomi girare in reggiseno ha esordito dicendo: "Mamma, ma che ci fai con le poppe a ciondoloni?"

03 giugno 2004

Domani: meno ventisette giorni alla fine della scuola.

Poi c'e' da inventarsi un modo per arrivare sani e salvi al 15 settembre.
Mi spiace di non aver scritto in questo periodo perche' non ho fissato le cose che ha detto il marmocchio, i suoi pensieri, le sue attenzioni.
Che crescono a vista d'occhio, come lui.

01 giugno 2004

Oh, finalmente ho fatto pace con Blogspot.
Non riuscivo a vedere i miei post. L'ho infamato inutilmente, era un problema di proxy.

Bene, sto bene, nn c'e' da preoccuparsi :-)
E' tutto sotto controllo.
Almeno credo.