31 dicembre 2002

Mi sento stanca, col peso di tutto un vecchio anno sulle spalle.
Stanca, ma in un certo senso serena, perche' tirando le somme il 2002 non e' stato poi cosi' male.
Ricco di occasioni di crescita, in un certo senso. Aver saputo raccoglierle tutte ora sarei diventata grande.
Se mi guardo le mani non vedo ancora le macchie di vecchiaia, questo vuol dire che un altro pochino di tempo dovrei averlo...
Sono intontita. Mi sono addormentata facendo zapping in una posizione assurda e mi formicola il cervello.


Giovanni sta entrando in ansia da fine anno e ha cominciato a rigovernare l'acquaio. Gioele, seduto sulla poltrona rossa, mangia l'uva della nonna.
Tra poco usciremo sotto la pioggia per scegliere la cena di stasera. In controtempo, sperando di non trovare la fila al supermercato. Passeremo capodanno a casa noi tre e i due pelosi.
Oh, dico, non ci ha invitato nessuno!


E su sta frase mi son fermata a riflettere. Sara' la mancanza di impegni che mi rilassa. A parte i botti e forse un menu speciale, questa sara' una serata come tutte le altre. Senza l'obbligo di sentirsi felici per forza.
E allora un brindisi a noi, che un pochino di serenita' ce la meritiamo.
Vi amo, tutti e quattro.


30 dicembre 2002

Dall'interfono sento i miei due uomini russicchiare... ora vado a tirarli giu' dal letto.
Oggi e' un giorno speciale: accenderemo (quasi) equamente distribuite 44 candeline su due torte diverse.
Quarantadue per il piu' grande e due per il piccolo.
BUON COMPLEANNO ad entrambi :-)

29 dicembre 2002

Bene, la tagboard si e' evoluta: stiamo translitterando su internet la nostra situation comedy quotidiana.
Potremmo farci un blog.
E poi pubblicarci un libro :-D
Ffffffffffffffiuuuuuuuuuuuuu!!!!

24 dicembre 2002

Insomma, ci siamo anche quest'anno.
La malinconia che mi era presa ieri sera girellando per via Gioberti in attesa di un'ispirazione per il regalo a Giovanni e' sparita stamattina dopo una seduta di bioenergetica.
Ero cosi' piena di energia e mi sentivo cosi' bene dopo che di regali gliene ho presi... piu' d'uno :-)
Pero' che tristezza i negozi vuoti. E che sollievo per i soliti ritardatari (come me) non trovare code chilometriche.
Bene, in questo momento (qui ed ora) mi sento tranquilla e in pace con me stessa.
Direi che e' l'animo giusto per augurare ai miei affezionati lettori un sereno Natale.
Meglio approfittarne, non so quanto durera' :-)

22 dicembre 2002

Fonte: La Repubblica

Il regalo di Natale per 30 milioni di sieropositivi in attesa di cure non arriverà. E neanche per i malati di tubercolosi, di malaria e di altre patologie tropicali che vivono in paesi poveri e non si possono permettere di acquistare medicine al prezzo di mercato. Gli Stati Uniti hanno deciso: niente accordo, i monopoli farmaceutici non si toccano, le terapie si comprano alle condizioni di chi detiene i brevetti.


E buon natale...

No, mi piaceva l'idea della tag-board. Mi piace l'idea che qualcuno che ha voglia di lasciare un pensiero lo possa fare, a prescindere dagli argomenti trattati nei post(s).
Ma quando un blog diventa interattivo, perde la sua peculiarita' di diario? Voglio dire, questo mio blog e' nato come spunto di riflessione. Ho poco tempo per fermarmi a contemplare le dita dei piedi. Considero la tastiera come naturale prolungamento delle dita, detesto scrivere con carta e penna, quale migliore strumento terapeutico potevo scegliere?
Le situazioni si evolvono.

Ad un certo punto l'Eroe esce dalla tana, si guarda intorno, si specchia nella pozza d'acqua e si vede.
Alza la testa e si accorge di altri esseri simili a lui intorno a se'.
E si riconosce.
Stavo giusto chiedendomi se avesse un senso lasciare la sbrodolata di links agli archivi (ma qualcuno li legge?) e/o come riorganizzarli, che mi sono imbattuta nella Legge di Murphy dei Blog della Pizia.
La Pizia - come sempre - e' un mito.
E non c'e' altro da aggiungere.

21 dicembre 2002

Anche se distratta dalla piccola quotidianita' non ho potuto fare a meno di accorgermi che un amico e' andato via.
Vorrei che si ritrovasse e tornasse a scrivere, a leggere. E spero che almeno questo non abbia smesso di farlo.
Io non ho smesso di cliccare sul tuo nome, sperando di trovare un altro pezzetto di te, perche' finalmente hai imparato a volerti bene.
Beh, io ti aspetto, facci trovare un pacchetto sotto l'albero.

20 dicembre 2002

Non ho tempo.
Da mercoledi' e' la prima volta che riesco a sedermi davanti al pc, con un occhio a Gioele che sta "cucinando".
Mi sa che mi perdo qualcosa.
Ad esempio me.
Anche se so che tu pensi possa non essere una gran perdita...

11 dicembre 2002

Gioele ha ragione: Babbo Natale c'e'.
Nella fattispecie, si e' materializzato in due assegni circolari non trasferibili che le Imposte Dirette di Bologna oggi hanno depositato nelle mie zampette.
Quasi quindici anni fa pagai una tassa che non avrei dovuto, feci ricorso e me ne dimenticai. Ricorso che ho vinto ormai quasi due anni fa. La cifra e' raddoppiata e ora per casa nuova possiamo permetterci il legno che ci piace :-)


Che freddo faceva oggi a Bologna! Ma che piacere (non solo legato al malloppo che stringevo in tasca) tornarci.
Una volta tanto ho davvero gustato la passeggiata in centro, la pizza di Altero, anche l'umido che mi perforava la fronte e gelava le mani.
Peccato che all'esattoria abbiamo perso quasi due ore, Gioele si e' addormentato nel passeggino e cosi' abbiamo saltato il giro a Santa Lucia. Il profumo nauseabondo del croccante, le luci, le bancarelle, la gente... ma forse e' meglio cosi'. Mantenere intatto il ricordo di quando ci andavo da bambina, con la mamma, a prendere le statuine del presepe che mancavano e ad appiccicarmi tutta di zucchero filato.


Stavolta pero' l'ho giurato che la prossima volta a Bologna ci torno in TRE-NO. Piu' invecchio e piu' quel pezzo di autostrada mi terrorizza, tanto che scendo dalla macchina completamente incartocciata, con muscoli e nervi tesi che sembrano di acciaio.
Ah, quasi mi dimenticavo: grazie mamma.
Io lo so che in questa avventura c'e' anche il tuo zampino.
Da lassu'.



05 dicembre 2002

Benarrivata Tequila.
Mancavi solo tu :-)
A volte mentre e' intento a giocare si ferma all'improvviso.
Si segna l'orecchio col dito e urla:"BABBO TAE!"
Poi corre verso la porta d'ingresso e dice:"Babbo Tae, c'e'. Si' Si' Babbo Tae c'e'!".
Una fede incrollabile.
Anche se gli apro la porta, ci affacciamo in strada e di Babbo Natale non c'e' nemmeno l'ombra ne' si sente alcuno scampanellio, lui mi guarda dall'alto dei suoi 23 mesi e mezzo e con aria di sufficienza ripete:"Babbo Tae!" col tono che usa di solito e che significa:"Ma mi doveva proprio capitare una mamma scema?".
Poi mi sorride e insiste:"Babbo Tae. C'E'!"
E ritorna a giocare.

01 dicembre 2002

Ci e' piaciuto tanto che stasera l'abbiamo rifatto. Lo so che e' NORMALE avere gente per casa, ma per una serie infinita di motivi ci eravamo privati di questo piacere per troppo tempo... nella casa di prima non c'era posto, in questa che e' piu' piccola e provvisoria sembrava esserci ancora meno spazio. Invece... e' bastato aggiungere un posto a tavola e ri-scoprire quanto siano importanti gli amici.
Certo aiuta che Gioele sia piu' grandicello ed e' davvero confortante vederlo felice con altri bambini, non aggressivo, non tuttomio, condividere balocchi e pappa con gli occhi che ridono.
Ma vuoi vedere che alla fine siamo pure bravi genitori? :-)


Piacevole, veramente una serata piacevole.
Nonostante nello spazio ristretto fossimo in otto (due adulti e due piccole pesti scatenate), la cena di ieri sera ha riempito e colorato la casa di risate.

Eccola, un po' di normalita'.