28 febbraio 2003

E sono anche ingrassata di un chilo!!!!
Se qualcosa puo' andare male lo fara'.
Certo nell'economia mondiale questo non cambiera' l'ordine delle cose.
Pero' scoprire adesso che domani e lunedi' circoleranno solo le targhe pari mi fa un po' girare le scatole.
Questo, unito alla vasca da bagno, ha trasformato una giornata discreta in una lunga sequela di maledizioni.
Solo pensate, per carita', che altrimenti il pappagallo biondo me le snocciola tutte urlando a squarciagola.


Mi vien da piangere.
Mi sa che l'architetto quando ha progettato il MIO bagno era briaco.
E' arrivata la vasca.
La vera proprietaria del bagno.
Perche' o dentro ci sta lei o ci stiamo noi.
Sara' una dura convivenza.

24 febbraio 2003

BANDIERE DELLA PACE

I bambini in macchina si annoiano.
Non so le altre mamme: io ho sfruttato appieno le decorazioni natalizie per distrarre e divertire il mio piccolo despota.
Passato natale ho sostituito le lucine con le bandiere della pace.
Abbiamo passato l'ultimo mese a fare a gara a chi ne vedeva di piu'.

Ieri - finalmente - il miracolo: circuendo il barista del circolo Arci di Settignano mi son fatta consegnare l'ULTIMA bandiera che gli era rimasta facendolo salire in piedi sul bancone per staccarla da dove faceva bella mostra di se'.
Gioele felicissimo ci ha giocato tutto il pomeriggio e oggi e' li' splendente appesa alla finestra.

Peccato che stamattina mentre gliela mostravo orgogliosa abbia piantato una bizza allucinante perche' voleva portarsela al nido.
E tornando a casa oggi pomeriggio ha pianto per la sua bandieradellapace ogni volta che ne vedeva sventolare una.

Lo sapevo: tanta fatica per trovarla e ora mi tocca cercarne un'altra da tenere in macchina per baloccare il piccolo!

22 febbraio 2003

-comunicazioni di servizio-

1)Stay tuned!
Lunedi' esce il mio secondo BLOB.
Ci siete quasi tutti, nel senso di tutti quelli che erano in argomento.

2) Un sentito grazie all'anatroccola che e' riuscita a farmi ridere in uno dei miei peggiori momenti GGGRRRRRRRR!

E' tutto, per oggi.

20 febbraio 2003

Fammi capire... sono mesi che mi sorbisco tutte le sere Sarabanda per assistere alla disfatta dell'Uomo Gatto e l'hanno buttato fuori l'unica sera che non ho acceso la televisione???

L'ARCOBALENO

Stamattina non ho bisogno di caffe'. Mi ha svegliato una doccia freddissima.

Nella stanza dove dorme Gioele i pomeriggi in cui resta dalla nonna c'e' uno specchio su cui si riflette il sole.
Quando c'e' l'inclinazione giusta, sul pavimento brilla un coloratissimo arcobaleno.
Gioele l'ha visto ieri e ha esclamato:"Bandiera della Pace!".

Ecco, vorrei che un gavettone di acqua gelata svegliasse da oggi ogni mattina e per l'eternita' tutti gli stronzi che hanno permesso che un bambino di due anni imparasse a chiamare l'arcobaleno bandieradellapace.

Nel mio piccolo.

19 febbraio 2003

FUTURO DIGITALE

Lo so, me lo sento.
Oggi e' una di quelle giornate.
Una di quelle giornate che predicano bene e razzolano male.
Una di quelle giornate in cui mentre faccio pipi', mi fumo una sigaretta in cortile, tengo la mano a Gioele mentre dorme, scrivo.
Scrivo post, scrivo mail alle amiche che non sento da un po', scrivo quel benedetto articolo sui blog che stanno aspettando da due settimane.
Scrivo parole divertenti, fluide, mi passano per la mente intuizioni geniali.
Poi, arrivo davanti al pc o mi procuro carta e penna e la mia mente si trasforma nella pubblicita' della Lete.
Il mio unico neurone comincia a fare l'eco:"Yuuuuuhuuuu! C'e' nessunooooo?"
E io resto li', un po' frustrata a buttar giu' frasi da compitino e aspetto il giorno in cui si potra' finalmente postare via pensiero.
Sempre ammesso che per allora mi vengano ancora, i pensieri.

ALLEGRIA CONTAGIOSA

Voglio vivere cosiiiiiiiiiiiiiiiii' col sole in fronteeeeeeeee
e felice cantooooooooo beatamenteeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
So-lo per meeeeee!

Buon giorno mondo!

17 febbraio 2003

CRESCITA ESPONENZIALE

Sono a disagio.
Sabato sera e' andato a dormire il marmocchio di sempre.
Domenica mattina mi trovo per casa un ometto.
Parla.
Si' lo so che parla gia' da un po'.
Ma ora dice le frasi. Sensate.
Fa i discorsi. Ragiona.
Non sembra nemmeno figlio mio.
Canta le canzoncine con tutte le parole.
L'ho scovato mentre snocciolava tutti i nomi di frutta e verdura indicando le illustrazioni del suo libro colorato.
Anche arancia, che ha sempre pronunciato palla gialla!

Ieri si e' seduto in poltrona dalla nonna guardando dritto davanti a se'.
- Gioele cosa fai?
Solito sguardo da compatimento:
- Guaddo 'a televisione
Mai pronunciato un verbo declinato in prima persona, mai detta la parola televisione.

Il massimo e' stato stamattina quando mi ha bloccato a meta' delle scale con un perentorio:
- Femma! Seduta li'! Cadi ti fai male. Aspetta babbo!!!
Col ditino alzato.

Poi mi ha guardato fisso, ha detto:
- Apetta ora faccio cacca
E si e' riempito fin sopra ai capelli (assolutamente NON per modo di dire) e fin dentro i calzini, maledetto virus.

Come se questo non fosse sufficiente (nei fumi dell'ottundimento da shock ricordo di aver pensato:"Mio figlio mi parla. Non sono certa di voler sapere quello che ha da dirmi") stamattina si e' spogliato da solo come se avesse sempre saputo farlo e ha scelto esattamente come vestirsi chiamando ogni indumento col suo nome.

Qualche anima pia mi spiegherebbe con parole semplici come si fa a togliergli il pannolone prima che mio figlio si tiri giu' la patta da solo e la faccia nel water?

RAM

Quando ero bambina la tv era in bianco e nero ed esistevano due soli canali.
Quando sull'uno cominciava il programma di prima serata, sull'altro appariva un triangolo lampeggiante bianco in basso a destra. Noschese - in una gag che mi e' rimasta impressa - si girava all'improvviso, fingeva di prendere il triangolo e lo strappava.
Il primo effetto speciale che io ricordi.

C'era anche la versione a colori, ottenuta in certe case posizionando sullo schermo una specie di foglio di acetato azzurro rosa e verde.
Per fortuna noi ci distinguevamo sempre e non ce l'avevamo.
Era una cosa orribile.
Per cambiare canale non c'era il telecomando, ma si usava la manopola.
In casa ero la piu' piccola e toccava sempre a me fare avanti e indietro dal divano.

Cosi' sognavo che avrei inventato qualcosa che avrebbe permesso di cambiare, regolare il volume, accendere/spegnere la luce senza doversi alzare.
L'avevo anche progettato.
Era una specie di canna da pesca allungabile che arrivava fino al muro e alla tivu'.

Ok.
Memoria remota interna ripristinata.
Riavviare il sistema per rendere effettive le impostazioni.
[Click]

16 febbraio 2003

PACE

Dice che devo imparare ad ascoltare.
okei.
[set read mode ON]
Ascolto.
Cioe' leggo.
E un po' mi rode.
Un po' piu' di un po'.
Ma poi scrivo.
Finito il fioretto.
Che son tornata.
Qualcuno si fosse distratto e non se ne fosse accorto.
Boccaccia mia...
[set read mode OFF]

Il suo sguardo e' rapido.
Respira! Hai smesso di respirare.
okei.
Respiro. Sbadiglio.
Brava. Bravissima.
Penso a qualcosa che mi faccia stare bene.
Colori. Tante strisce di colori.
Un arcobaleno. Tanti arcobaleni.
Rumore di passi. Tre milioni moltiplicato due.
Un esercito.
Respira.
okei.
Pace.

14 febbraio 2003

MOSAIC

Quanti ricordano il colore di sfondo di default delle pagine web ai tempi di Mosaic?
Io non lo ricordavo piu'.
Sto perdendo la memoria storica.

SAN LAVANDINO

Mi fa una sega a me l'influenza: 36.5 senza tachipirina da stanotte all'una. Tze', i miei anticorpi han preso a ceffoni quegli stupidi virus.

Vabbe', avete santificato San Lavandino? Speso un monte di soldi in bischerate? Cenato in romantici ristorantini pieni di gente (e di virus influenzali)? Insomma, avete dato una mano a far girare l'economia?
Grazie!

CAPPUCCINO

Ho voglia di bere un cappuccino.
Quello del bar.
Rigorosamente tiepido e senza schiuma.
A rischio di farmi odiare ogni volta che lo ordino.

La schiuma e' determinante nel cappuccino e ci sono certi bar che proprio non sanno farla.
Deve essere morbida e fluida e deve sapere di caffe', invece di solito trovi quella piena d'aria che sa solo di latte, riempie meta' tazza e sembra di bere compensato.
Cosi' rinuncio alla schiuma e "rischio" solo nei bar dove la sanno fare.
Li conto sulla punta delle dita. Uno l'ho scoperto per caso, dall'altra parte della citta' una mattina che eravamo in giro a cercare piastrelle per il bagno.
Un bar di quelli da pubblicita', coi camerieri che ti sorridono guardandoti negli occhi e sembra che la loro vita dipenda tutta dal fatto che ti fanno sentire accolta e coccolata. Non ascoltano una mazza in realta' perche' il cappuccinotiepidosenzaschiuma me l'hanno rivogato bollente e schiumoso, pero' ho avuto fortuna.

Non come quella volta che al bar di fianco all'ufficio ci ho trovato una mosca.
Morta.
Si vede che nemmeno a lei la schiuma era piaciuta.
Blah...
Le capacita' di recupero dei bambini superano di gran lunga quelle degli adulti. Questo e' un dato di fatto.
Tant'e' che mi sono autodenunciata e ho fatto venire la nonna. Tragicomica la scena antecedente il suo arrivo: io rantolante impegnata a passare l'aspirapolvere e Giovanni che svuotava e caricava la lavastoviglie.
Ora Gioele e' giu' che gioca con la nonna, per la precisione gli sta mostrando il murales che ha dipinto quando ci siamo distratti un attimo. A me la febbre sta calando (saro' grave? secondo il mio medico avrebbe dovuto aumentare...) in compenso mi sento peggio di stamattina... cosi' ho raccolto i miei straccetti e son venuta in camera da letto in compagnia del mio fido portatile.
Quasi quasi spengo tutto e mi faccio un riposino...
L'episodio piu' divertente e' stato stanotte. Dopo l'ennesima vomitata (e dall'appiccicaticcio che ho sui capelli temo di immaginare dove l'abbia fatta), il mimmo si e' sdraiato su di me e ha esalato:"FANCUO!"

Siamo malati.
Ieri sera sotto tachipirina avevo 38.8.
Gioele vomita tipo l'esorcista.
Preferibilmente di notte, mentre dorme abbracciato a me.

Stamattina parto da 37.5 e mi sento rinata, almeno non ho mal di testa. Lui si sta mangiando pane e marmellata. Sentita la pediatra aspetto con fiducia l'evoluzione del virus in diarrea.

Anche queste son soddisfazioni!

11 febbraio 2003

Dal photoblog un commento alla foto dello striscione:
"I can't read Italian but I think guerra means war and I agree fully with the sheet flying in the wind statement. Bob"

Son soddisfazioni!
Niente bandiere della pace al circolo Arci, non ancora arrivate alla Coop. Ieri sera ci son passata due volte.
E intanto, per le vie di Firenze, e' tutto uno sbocciare di arcobaleni.
L'unica che non riesce a trovarle sono io! Persino nel palazzo di fianco a me, il piu' sgarrupato della strada.
Nelle villette sul pratone son passate da tre a cinque in un solo giorno.
E dalle mie finestre non spenzola nemmeno uno straccio bianco.
Avanti di sto passo divento guerrafondaia e metto a sventolare una bandiera dei pirati!

10 febbraio 2003

[Dalla nostra sit-com quotidiana]
- Sei mai capitato sul blog di Personalita' Confusa? Mi fanno schiantare i dialoghi surreali col suo Marketing Director.
- Io ci vivo con una personalita' confusa, non ho bisogno di leggerla.
- ...
- Questa va sul blog.

08 febbraio 2003



Sempre lo stesso palazzo di qualche giorno fa, visto stamattina in partenza per Cantagrillo, foto presa al volo rientrando a casa stasera.
Mi sono accorta solo adesso che nel vetro e' riflessa una bandiera della pace esposta sul palazzo di fronte.

Siamo andati a vedere un po' di mobili "vecchi" appartenenti al passato remoto della famiglia di Giovanni. In tutti questi anni li ha conservati Alessio, un falegname con due baffoni neri che ha domato senza difficolta' una delle bizze peggiori di Gioele. Volevo adottarlo come nonno.

Mentre salivamo sulla collina per arrivare al magazzino siamo passati di fianco ad un recinto di struzzi. Sono suoi. Ma li alleva per amore, non finiranno mai in pentola. Un maschio e quattro femmine. Quando Alessio si e' avvicinato con un po' d'erba il maschio ci ha deliziati con un balletto di felicita'. Poi facendo il giro della collina abbiamo scoperto in un crescendo di entusiasmo due lama, due famiglie di cicogne, altri due struzzi di una razza diversa che depongono uova colore dello smeraldo, un uccello bellissimo di cui non ricordo il nome (un'Araba Fenice?), due cicogne indiane. Un piccolo zoo personale.
Ho fatto un po' di foto e ho una persona nel cuore a cui regalare tutte quelle cicogne...

06 febbraio 2003

Da quando giro con la macchina fotografica in borsa guardo le cose con occhi diversi.
Osservo.

04 febbraio 2003

Gli accessi a Scatti quotidiani stanno per superare quelli a N/A.
Non so bene se esserne lusingata oppure se sta cosa mi fa un po' incazzare...
Sara' che come dicevo a Davide stasera vorrei dare una raserata al blog.
Non so se e' un termine conosciuto. Qui a Firenze per raserare si intende quell'operazione con cui si pela il pavimento in legno per togliere le imperfezioni, lucidarlo e farlo tornare come nuovo. Finche' ci son millimetri di legno ovviamente.
E' che non e' proprio un pavimento in massello quel che esce dalle mie sinapsi, rasera rasera mi sa che siamo arrivati agli ultimi micron disponibili.
Poi, ciccia.


03 febbraio 2003

Insomma stamattina Gioele e' rimasto al nido anche per pranzo.
Altro piccolo passo verso l'indipendenza.
Altro strappetto al cordone ombelicale.
Molta malinconia per me, una festa per lui (anche doppia perche' mentre mangiavano nevicava), cosi' come deve essere.

In macchina pensavo che non vorrei aver nascosto in qualche piegolina del cervello il gene malato dell'iperprotettivita', cosi' come la intendeva la mia mamma. Cioe' IPERPROTETTIVITA' scritta in lettere maiuscole e grassetto. Un po' come quella signora di Livorno (ottantenne) che ha vegliato il figlio morto (quarantenne) per venti giorni. Che letta cosi' tutto sommato ti dici "amor di mamma". Non esattamente. La solita vicina racconta che madre e figlio da anni ormai vivevano in un mondo simbiotico tutto loro. Addirittura quando lui ha fatto il militare i genitori han cambiato citta' per un anno pur di stargli vicino.
Cosi' non l'ha lasciato andare nemmeno da morto e l'ha raggiunto quando alla fine ha chiamato i soccorsi.

- Parli bene tu che non volevi nemmeno farlo uscire dalla pancia, ed e' nato con venti giorni di ritardo!...
- Urgh!
NEVICAAAAAAAAAAAAAAA!!!
E' bellissimo :-)

01 febbraio 2003

Cercavo margherite, stamattina.
E scattavo foto alle persone. Volevo fermare il vento, fissare il freddo che ci intirizziva.

Poi lui si e' avvicinato. Un signore distinto, sulla sessantina, barbetta bianca, occhiali, loden e cappello.
- Mi scusi signorina... ho visto che lei e' appassionata di fotografia...
- [sorriso ebete della sottoscritta]
- ... vorrei farle vedere delle fotografie. Le ho qui in tasca.
[pensieri in rapidissima successione: menomale non ha invocato la legge sulla privacy perche' l'ho fotografato / Giovanni mi sta aspettando in macchina / che vuole farmi vedere questo? / oddio adescata ai giardinetti come una marmocchia / mamma mi ha detto che non devo parlare con gli sconosciuti]
- Fotografie? Si', volentieri, ho pochissimo tempo, mio marito mi aspetta [non pensera' mica che e' una scusa?]
Invece, il vecchietto tira fuori due mini-album e mi mostra le immagini che ha scattato da natale a capodanno in India.
Bellissime.
Appena ritirate dal fotografo.

Dice che a casa ne ha piu' di cinquemila [eh no tesoro, la tua collezione di farfalle no eh?].
Parlando salta fuori che e' un ex-poliziotto in pensione [mi rilasso] e mentre chiacchieriamo arriva anche Giovanni [meno male, vedi che non era una scusa idiota? Paura io? Tse'...].
Non dobbiamo sforzarci per dargli soddisfazione e tornando in macchina sentiamo un pochino meno freddo.