Apro la finestra per annusare l'aria.
Nove del mattino, primo gennaio duemilaquattro. Fuori il silenzio che c'e' solo il primo dell'anno un po' prestino. E profumo di pulito. E il sole.
La prima persona che ho visto fuori un uomo con i baffi. Secondo le credenze della mia mamma era di buon auspicio.
Capodanno da amici senza Gioele, a casa con i nonni Ginger e Fred. Una cena conviviale a cui e' stato aggiunto lo spumante a mezzanotte. Perfetto, cosi' come dev'essere. E a casa il profumo del bimbo addormentato, un letto tutto per me e voglia di sonno sotto le lenzuola pulite.
Poi pensero' ai buoni propositi per l'anno nuovo, per ora mi godo questa pace.
Che' siamo vivi, nonostante tutto.
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