08 aprile 2002

Vabe' lo dico.
Ho la tendenza a rimandare a domani.
Domani smetto di fumare.
Domani mi metto a dieta (questa e' datata ma dieci chili fa lo decidevo ogni sera).
Domani finisco quel lavoro.
Domani/dopo/fra un'ora faccio quella telefonata.

Un po' come se domani avesse un potere magico che non ha l'oggi.
Il fatto e' che il tempo stringe e mi accorgo che non e' infinito.
Non posso continuare a pensare a quello che faro' "domani". Non e' vero che domani staro' bene e usciro' con Gioele. La mia vita e' che sto da cani ed esco ugualmente con Gioele, soffrendo ad ogni passo, schiarendomi la vista, ma infilando un passo dietro l'altro stringendo i denti.
E' l'unico modo, l'unica via. Invece vorrei prendere tempo, riposarmi. Ma sono troppi anni che mi "riposo", che sono in pausa dalla vita.
Che mi autotutelo sfracellandomi ogni volta contro un muro di problemi rimandati.

Ok, e' deciso: domani smetto di rimandare.
Appunto.

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