In fondo e' stato facile. Seduti al tavolino di un bar, in un momento qualunque, dirti chiaro e tondo cosa mi ha fatto incazzare. Giusto o sbagliato che fosse prendersela cosi', riepilogare con chiarezza e calma cosa non consideravo giusto nei miei confronti.
Hai risposto semplicemente:"Hai ragione".
Pensavo peggio.
Ho passato gli ultimi giorni con il cervello completamente in tilt. E' rispuntato fuori il mio modo disordinato di vivere, che aggiunge caos a caos fino a far scoppiare le cose e le persone. Questa volta pero' l'ho riconosciuto, anche se non sono riuscita a fermarmi. E' un passo avanti. Preludio dell'arrivo del caos e' stato un florilegio di parole e pensieri finche' la mia voce ha cominciato a stancarmi. E sono rimasta zitta. Zitta con te, zitta con me, zitta zitta zitta. Con il silenzio e' tornata un po' di quiete e la chiarezza che mi ha aiutato a parlarti. Ora pero' voglio lesinare le parole, perche' non diventino di nuovo un tuono che mi assorda.
E' fin troppo facile per me confondere le acque e poi lamentarmi del fatto che non vedo un accidente.
Sedimentiamo, direbbe una vecchia amica.
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