08 marzo 2003

Mentre ero intenta a preoccuparmi perche' ho perso cinque giorni di lavoro in una settimana che definire cruciale e' un eufemismo, a guardare ininterrottamente Teletubbies, a disegnare chilometri di treni (ho sicuramente registrato un Guinnes dei primati), a colorare album, a misurare febbre, infilare tachipirine, svegliarmi sei volte ogni notte, a catapultarmi fuori di casa col cuore in gola per due appuntamenti assolutamente impossibili da rimandare, a rassicurare Giovanni preso dal panico e dall'ansia perche' abbandonato da solo a fare il lavoro di quattro persone.... e' arrivata la primavera.
E ho immediatamente preso coscienza del fatto che non disporremo di casa nuova prima del cambio degli armadi.
Ergo, o recupero i vestiti residui con un atto di forza cercando tra la montagna di scatoloni, o mi rassegno fin da subito al maglioncino di lana girocollo fino ai primi di maggio.
Non so perche' ma questo non migliora il mio umore.


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