Sono arrivata tardino davanti a scuola e non c'erano piu' posti liberi.
Per la prima volta l'ho messa dietro ad un'altra auto, confidando nella solidarieta' genitoriale.
Mi sbagliavo.
Quando sono uscita -dieci minuti dopo- mi e' saltata agli occhi una belva inferocita, ai limiti della crisi isterica che mi ha aggredito dandomi della cafona, maleducata, irresponsabile, che lei aveva perso per colpa mia un appuntamento importantissimo.
Ho adottato un profilo basso (e pedagogico): non senza seguire il rituale di saluto del marmocchio urlante dalla finestra, le ho chiesto umilmente scusa, le ho detto che ero molto dispiaciuta, che non prevedevo di metterci cosi' tanto.
Macche' non mi ha lasciato via d'uscita rincarando la dose.
Allora sono salita in macchina e, illuminata da un senso di comprensione universale, ho sibilato:"Dovresti trombare un po' di piu' brutta stronza!".
Ho memorizzato faccia e macchina: domattina in borsa devo ricordarmi di infilare un cacciavite.
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