La mattina in macchina ascolto Il volo del mattino di Fabio Volo su Radio DJ.
Ognuno ha le sue perversioni...
Oggi invitava gli ascoltatori a telefonare per raccontare a cosa credeva da bambino. Quelle cose di cui ci si convince e poi ad un certo punto ci resti di sasso perche' scopri che non era vero nulla. Anche cose stupidine, che so arrivare allo stadio e stupirsi che non c'e' "il signore che racconta la partita", o quella che credeva che i semafori cambiassero colore solo a beneficio della macchina della sua famiglia, o l'altra che portava gli occhiali ed era convinta che con quelli vedeva un mondo particolare, tutto suo.
Avrei voluto chiamare, ma - a parte il fatto che mi imbarazza parlare in pubblico e poi per radio... mi sentirei scema - avevo lasciato a casa il cellulare.
Una cosa a cui credevo da piccola era che si mettesse il grana sulla pasta per freddarla. La prima volta che mi sono scottata mi ricordo che ci son rimasta basita:"Ma come? Ci ho messo il formaggio!". Risata famigliare. Molto male all'orgoglio.
La cosa buffa e' che ho scoperto che deve esserne convinto anche Gioele. Anche stasera al mio "Attento che brucia!" mi ha risposto:"Mamma, maggio!" :-)
Invece un ricordo che mi porto dietro con tenerezza e' una domanda che mi ha tormentato per parecchio tempo, finche' non ho chiesto:
"Mamma, ma se al cane che scodinzola fermo la coda, smette di essere felice?"
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