Considerato che a partire dalle otto e trenta di stamattina:
- il vetraio e' arrivato in ritardo
- corriamo a perdifiato per lasciare macchina in ufficio e prendere motorino, usciamo dal cancello con un entusiasta:"Si parte!" e si stronca il filo dell'acceleratore
- ri-corriamo indietro a prendere la macchina
- arriviamo in banca in ritardo di mezz'ora
- il simpatico direttore ci nega la possibilita' di tornare in possesso dei nostri soldi che trattengono senza averne diritto
- il vetraio telefona da casa nostra annunciando di essersi sbagliato e di avere portato uno specchio piu' grande di venti centimetri
- il frigorifero che avevamo scelto all'Unieuro (nonostante l'odio feroce per la pubblicita') da sabato ad oggi e' aumentato di prezzo di 50 euro
- l'ennesimo negozio di elettrodomestici che decidiamo di visitare delusi da Unieuro chiude esattamente un minuto prima del nostro arrivo
- nel bar dove ci fermiamo a pranzo ci aspettano due arancini di riso che scopriamo vecchi e farciti di POLLO
- in una strada quasi completamente all'ombra, l'UNICA macchina parcheggiata in modo da non essere compresa nel quasi e che e' rimasta in pieno sole per quaranta minuti e' la nostra
ci si puo' stupire del fatto che ora io mi senta - come dire - un tantinello infastidita?
Bah, sara' il caldo?
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