04 luglio 2003

"C'era una volta, in un paese lontano lontano, una giovane vedova che dopo la morte del marito aveva visto il loro patrimonio assottigliarsi via via ogni giorno di piu'.
Una sera, sopraffatta dalle preoccupazioni per le sorti sue e dei suoi figli, si sedette in giardino a piangere sconsolata.
Passava da quelle parti un vecchio che, intenerito dai singhiozzi e dal racconto della giovane, decise di aiutarla.
Da una borsa che portava sulle spalle estrasse una piccola scatola di legno chiusa a chiave e la consegno' alla signora:
- Qui dentro e' rinchiuso il Folletto della Casa. Quello che devi fare e' portarlo in giro con te ogni giorno in ogni stanza per un mese. Poi ritornero' e mi dirai se il Folletto ti avra' aiutata.
La povera donna, sollevata anche se confusa da quell'aiuto inaspettato, segui' subito le indicazioni del vecchio.
Ogni giorno ebbe la conferma del potere del Folletto: passando di stanza in stanza si accorse di quanto cibo veniva sprecato in cucina, poi di quanto fossero pigri i contadini, poi di quanto tempo passavano in chiacchiere le fantesche e cosi' via di giorno in giorno ammoniva, redarguiva, riorganizzava.
Alla fine del mese, grazie al Folletto e alla nuova gestione della casa che le aveva consentito di ridurre gli sprechi ed aumentare i risparmi, come per magia la situazione finanziaria non era piu' cosi' disastrosa. Anzi!
La sera del trentesimo giorno si sedette nuovamente in giardino, in trepida attesa del ritorno del vecchio.
Quando riconobbe i suoi passi sul selciato non lo lascio' nemmeno aprire bocca:
- Oh, ti prego caro vecchio, lasciami ancora per un mese il Folletto della Casa, e' stato bravissimo e grazie a lui le cose ora vanno decisamente meglio.
Il vecchio sorrise, infilo' una mano in tasca, ne estrasse una piccola chiave ed apri' la scatola.
Con sua enorme sorpresa la giovane si accorse che era completamente vuota.
Guardo' con gli occhi sgranati il vecchio che le spiego':
- Non hai bisogno di nessun Folletto. Non e' stata la magia ad aiutarti, lo hai fatto tu stessa, prendendoti carico delle tue responsabilita', affrontando i problemi uno per volta, seguendo direttamente i tuoi interessi.

Cosi', da quel giorno, anche senza la scatola, la giovane continuo' a dirigere la casa in prima persona e in breve tempo usci' - con le proprie forze - dal periodo buio che tanto l'aveva preoccupata."


Succede che un mesetto fa mi sia ricordata di questa fiaba letta da bambina e abbia cominciato a girare per le mie "stanze" con la scatola del Folletto.
Beh... sembra proprio che il vecchio avesse ragione.

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