06 giugno 2002

Sono reduce da un attacco di emicrania che mi ha lasciato stunned tutta la giornata di ieri.

Stamattina scarico la posta e ci mette un'infinita' a tirar giu' un messaggio. Mentalmente maledico chi mi ha senz'altro spedito il solito power point catena di sant'antonio, invece e' Japi che finalmente e' riuscito a trovare il tempo di riversare un nastro che ho trovato in mezzo alle mie cose. E' uno di quei nastri da registratore vecchissimi e sopra c'e' scritto Patrizia. Japi e' riuscito a recuperare due minuti e mezzo di conversazione fra me (avro' avuto un paio d'anni), mio fratello e mia madre.

Lo ascolto e resto basita.
Basita e con la pelle d'oca.
La voce di mia madre e' identica alla mia.
Stesse tonalita', stesse parole e intercalari che uso con Gioele.
Mi sembra di sentire una delle nostre "conversazioni" di oggi.

Sempre di piu' capisco perche' i miei fratelli restano un po' straniti ogni volta che li chiamo al telefono: gli ci vuole sempre qualche secondo per riprendersi dallo shock e capire che stanno parlando con me e non con mia madre.

Questo vorra' dire senz'altro qualcosa, ma cosa?

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