23 dicembre 2009

Buon Natale

Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo:
un tempo per nascere e un tempo per morire;
un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato;
un tempo per uccidere e un tempo per guarire;
un tempo per demolire e un tempo per costruire;
un tempo per piangere e un tempo per ridere;
un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare;
un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle;
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci;
un tempo per cercare e un tempo per perdere;
un tempo per conservare e un tempo per buttar via;
un tempo per strappare e un tempo per cucire;
un tempo per tacere e un tempo per parlare;
un tempo per amare e un tempo per odiare;
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

Io vi auguro che il prossimo sia tempo di amore, di pace, di risveglio e conoscenza, di unione e comprensione.
Buon natale, con tutto il mio cuore.
Pat.

15 dicembre 2009

Jingle balls

Oh mamma è di nuovo natale.
Passata la frenesia dei primi anni di vita del pupo son tornata alla solita depressione prenatalizia.
Se solo mi fermo a pensare che mi aspettano un natale un santo stefano un capodanno e una befana comincio seriamente a considerare l'idea di inciampare proprio mentre passa un autobus.

Spero che passi, sul serio, altrimenti non so come arrivare alla fine di gennaio.
Sobria intendo.

06 dicembre 2009

Ci vorrebbe...

Ci vorrebbe un corso ogni domenica.
Ci vorrebbe la libertà di parola.
Ci vorrebbe di sentirsi bene un po' più spesso.
Ci vorrebbe d'avere dieci anni di meno.
Ci vorrebbe di pensare prima di aprire bocca, ogni tanto.
Ci vorrebbe una dose extra di benzodiazepine.
Ci vorrebbe di arrivare a pranzo già brilla.
Ci vorrebbe una casa più grande.
Ci vorrebbe una scusa plausibile.
Ci vorrebbe il mantello di Harry Potter.
Ci vorrebbe una vita.

20 novembre 2009

Il mago di Oz

Ora so che se deciderò ancora di andare in cerca della felicità, non dovrò cercarla oltre i confini del mio giardino... perché se non la trovo là... non la troverò mai da nessun'altra parte.
(Dorothy)

Puff.. Pant..

Mi sento fragile. Non tipo un oggetto delicato che può andare in frantumi, piuttosto come un germoglio che una gelata improvvisa può seccare.
Forse è così che si sente un serpente quando cambia pelle: stremato e fragile.

Mi accorgo di muovermi con prudenza, di contare ogni passo e ogni respiro come se fossero preziosi.

16 novembre 2009

Cosa farò da grande

Voglio diventare ricchissima per comprare una casa in campagna, adottare una decina di cani e un paio di bambini, coltivare l'orto e allevare un paio di galline per le uova fresche. E un gallo. Che mi svegli la mattina. OH!
E poi vorrei un paio di camere per gli ospiti così le mie amiche possono venire a trovarmi e restare la notte e passare un pomeriggio a cucinare un buon ragù e fare chiacchiere e risate.

12 novembre 2009

Se lo dice Rob...

Leone (23 luglio - 22 agosto)

Potresti essere tentato di trasformare la tua casa in un accogliente ventre materno ed esplorare i misteri del dolce far niente in pigiama. Francamente, non mi sembra una cattiva idea. Dopo i rischi che hai corso per tendere la mano agli altri, dopo la fatica che hai fatto per costruire ponti nella tormenta, dopo le schermaglie che hai affrontato nella guerra dei pettegolezzi, hai tutto il diritto di ritirarti e lasciare che la parte più casalinga di te ritrovi le sue vibrazioni. Perciò ti dico: fa tutto con grande tranquillità e coltiva il piacere profondo di occuparti di te stesso.

04 novembre 2009

Rubbish

Ci sono volte in cui mi prenderei per la collottola e mi infilerei direttamente nel bidone dei rifiuti biologici.

Questa è una di quelle volte.

02 novembre 2009

Descrivo un compagno

Si chiama Matteo, ha nove anni e abita a Firenze. E' forte come un toro ma non si vedono i muscoli. E' alto come una torre e ha i capelli color notte. Ha gli occhi color legno scuro. Ha il naso schiacciato, ma solo un po'. Si veste con una tuta da ginnastica, cammina veloce come un ghepardo e parla bene come un vero toscano. Agisce bene, come un gentiluomo, però se è arrabbiato sembra un killer scatenato.
E' un fanatico dei giochi di Pokèmon, macchinine e Lego. Lo conosco da circa cinque anni, anno più, anno meno.
E' tra i miei migliori amici, ma non per quello che ha, ma per quello che è.

Gioele IV C

30 ottobre 2009

Ma anche...

Rispetto e libero arbitrio.

"I'm trying to free your mind, Neo. But I can only show you the door. You're the one that has to walk through it."

29 ottobre 2009

La pillola rossa

Il primo passo è fatto. E non è ancora nulla.
Abbiamo un quadro abbastanza preciso eppure ci sfuggono ancora molte cose.
Ma.

"Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra, nel mondo. Non sai bene di che si tratta ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello. Da diventarci matto."

28 ottobre 2009

NWO i rettiliani e la natura umana

Basta immaginarsi nella testa di chi fa i soldi vendendo armi per capire che tirar giù due torri per innescare una fantomatica caccia al terrorista (nel senso più ampio che si può dare a questo termine) non è così paradossale e/o assurdo come può sembrare.

Senza bisogno di farsi indottrinare da testi o video scritti da altri, basta avere la voglia e il tempo di documentarsi sulla situazione venuta a crearsi dopo la guerra fredda per fare l'esempio più vicino a noi oppure sulle crisi economiche che hanno preceduto i conflitti mondiali.

E non c'è bisogno di scomodare i rettiliani è sufficiente aprire gli occhi e guardare in modo disincantato alla vera natura dell'uomo per rendersi conto che non c'è bisogno di pensare a cospirazioni aliene.

"Desidero condividere con te [Morpheus] una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è?
Il virus.
Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura." (Agente Smith)

26 ottobre 2009

24 ottobre 2009

La sesta.

Anno più anno meno siamo in grado di stimare che dai 4 ai tre MILIARDI di anni fa sono apparse le prime forme di vita sulla terra.

I dinosauri hanno abitato il globo per 65 MILIONI di anni a partire da 160 MILIONI (circa) di anni fa.

Dalle ultime scoperte fossili si riesce a datare la comparsa della razza umana non prima di un MILIONE e mezzo di anni fa.

E' facile capire come la nostra presenza qui rappresenti -in linea temporale- poco più di un battito di ciglia per il nostro pianeta.

Sembra che dall'inizio dei tempi ad oggi ci siano state 5 estinzioni di massa (comprendendo anche i dinosauri), eppure la Terra non si è fermata a piangere i suoi morti. Ha continuato a ruotare su se stessa e intorno al Sole finchè nuove forme di vita hanno sostituito le precedenti.

Mi chiedo allora che cosa ci dia l'arroganza di pensare che la nostra razza esisterà in eterno. E' molto probabile, invece, che ci estingueremo in un soffio e nessuno rimpiangerà la nostra mancanza, come è nella natura delle cose.

E in fondo un po' ce lo meritiamo: non siamo pronti.

21 ottobre 2009

Black clouds

Ci sono persone che si portano dietro un'aura di negatività che la nuvoletta di Fantozzi al confronto è una giornata piena di sole.
E' come se fossero totalmente assuefatte al pensiero negativo, immerse in una nuvola scura che inghiotte tutto quello che passa loro accanto. E se una serie di domande mirate porta all'inevitabile risposta "tutto bene tutto bene" sono incapaci di auto censurarsi e devono per forza trovare il modo di farti preoccupare per qualcosa.
Si può vivere diversamente. Si deve. Anche a 70 anni. Altrimenti tanto vale tirarsi un colpo in testa e lasciare il posto a chi cerca di fare qualche piccolo tentativo, un giorno dopo l'altro, di trovare ragioni per cui valga ancora la pena vivere.

25 settembre 2009

E' un mondo difficile

E' un mondo difficile
e vita intensa
felicita' a momenti
e futuro incerto.

02 settembre 2009

Up & Down

Più up che down. Mi sto assuefando a queste fasi cicliche. Basta aspettare che passino, senza cercare di contrastarle troppo.
Devo riprendere in mano i miei buoni propositi.
E faticare :)

27 agosto 2009

Work in progress

Intanto mi son persa i link ai vostri blog -.-

Update: son andata a memoria, se ho dimenticato qualcuno abbiate compassione per la mia tarda età e cliccate sul link "commenti" :D

25 agosto 2009

5 fasi

# Fase 1: Negazione
# Fase 2: Rabbia
# Fase 3: Contrattazione
# Fase 4: Depressione
# Fase 5: Accettazione

22 agosto 2009

Rob Brezsny docet

Le tue strategie stanno per funzionare. I risultati che hai ottenuto finora sono molto buoni, quasi eccellenti, vicini all’essere meravigliosi. Ma la domanda è: non vorrai fermarti proprio ora? Hai già raccolto una buona dose di riconoscimenti. Hai pregustato la vittoria sui tuoi vecchi spauracchi. Ti riterrai soddisfatto dei parziali passi in avanti o lotterai con le unghie e con i denti per liberarti dei “quasi” e raggiungere il vero trionfo?

12 agosto 2009

Abulia

La sera non riesco a prendere sonno, di giorno vago un po' qui un po' li' avendo bene in testa le cose che dovrei fare, ma le rimando in continuazione. Fosse anche svuotare la lavatrice.
Non mi sento stanca, proprio non mi va.

Tutto si allontana.

10 agosto 2009

02 agosto 2009

Questione di sopravvivenza

Una delle prime cose che imparano i bambini è dire "NO!". C'è chi questa abilità la mantiene per tutta la vita e chi per qualche motivo la perde e sembra incapace di recuperarla.

01 agosto 2009

Tutti necessari, nessuno indispensabile.

Aspettavo il verde ferma al semaforo quando ti ho notato lì di fianco a me sullo scooterone.
Maglietta blu, bermuda di quelli seri e il telefonino dorato incastrato tra la guancia sinistra e il casco integrale. Non credo avessi più di 50 anni, non troppo in forma, ma abbronzato e compreso nel tuo ruolo.

Quando è scattato il verde sei partito e di te mi è rimasta questa immagine di uomo indispensabile, pronto in qualsiasi situazione a rispondere ad una chiamata. Ho cercato di immaginare chi fossi e da quanto tempo fossi in motorino. Considerando il tempo necessario ad attraversare tutta Firenze di venerdì 31 luglio alle 13 e spiccioli direi che non avrai impiegato più di mezz'ora toh... 40 minuti seduto sul tuo mezzo. In attesa.

Allora mi chiedo: perchè? Se non sei un chirurgo, un medico in reperibilità o se tua moglie non è al nono mese di gravidanza in attesa delle contrazioni, perchè hai bisogno di stamparti sul viso i tasti del cellulare? Non te lo puoi infilare in tasca o addirittura spegnerlo per mezz'ora?

Tranquillo, nemmeno io quando ho un incontro importante ho la forza di farlo. Lo metto in modalità silenziosa e lo nascondo in borsa. Chissà magari lo sento vibrare.
Ma... obiettivamente mi chiedo: perche'?

E allora vedi tutte queste persone che camminano per strada, al bar, mentre fanno la spesa, sull'autobus che parlano gesticolano si agitano come mille sfuggiti al manicomio. Invece di guardarsi negli occhi, magari scambiarsi un sorriso, entrano in un'altra dimensione coinvolgendo più o meno indirettamente tutti quelli che incrociano. Li puoi quasi vedere questi brani di conversazione appesi a mezz'aria come palloncini legati ai polsi dei bambini.

Siamo pronti a qualsiasi evenienza, carica e campo permettendo.
Tutto sotto controllo, tranne noi stessi.

30 luglio 2009

Errare è umano

Ma perseverare è diabolico.
Come passare da una prigione all'altra costruendosele con le proprie mani.

27 luglio 2009

Beata innocenza

Sera a cena, telegiornale in sottofondo.
Parlano degli attacchi ai militari italiani in Afghanistan.

Gioele:"Ma cosa ci fanno tutti quei militari li'?"
Mamma:"Sono in missione di pace".
Gioele stupito:"Ma per una missione di pace ci mandano i militari? Non sarebbe meglio che so un ambasciatore?"
Mamma laconica:"I militari rendono più degli ambasciatori"

26 luglio 2009

Il beagle è una razza a parte

Tutte le volte che carico la lavastoviglie Skip, con la testardaggine degna di un cane della sua razza, cerca di leccare quanto più possibile, fino ad entrarci dentro quasi completamente.
Di certo tutto il mio vicinato conosce il momento esatto in cui apro il maledetto sportello e comincia il crescendo di NO! TI FAI MALE! NO! SEDUTO! MANNAGGIA AI BIGOL HO DETTO NO! fino alle bestemmie più colorite.

La scena si svolge diversamente quando svuoto la lavastoviglie. Beagle sì ma mica scemo. Entra in cucina e basta che gli dica "E' pulita!" per vederlo tornare sui suoi passi.

Stamattina toccava svuotare e caricare. Lui entra, io dichiaro che è pulita lui se ne torna a dormicchiare. Improvvisamente l'illuminazione. Furbissima io - penso - mo' lo frego tolgo piatti puliti, riempio subito con quelli sporchi e sistemo dopo.

Ora... qualcuno sa spiegarmi la differenza che esiste tra il rumore di un piatto TOLTO dalla lavastoviglie e quello di un piatto INFILATO? Evidentemente non è un mero sbatacchiare di qui e di là, me ne sono accorta immediatamente.

E anche LUI.
-.-

18 luglio 2009

Note to self

Sono una persona fortunata, nonostante tutto.
Non perchè potrebbe andar peggio, ma perchè tutti lo siamo.
Finchè c'è vita c'è speranza (ora o mai più).

17 luglio 2009

Fatigue

Son stanca, fa troppo caldo, ci si è rotta la benny (purtroppo niente di grave) è venerdì 17 e stanotte ho dormito male.
Troppa informazione uguale disinformazione.
Mah...

Meglio un pisolo postprandiale, metto su Medic, mal che vada lo lascio in pausa finchè non riemergo dal coma etilico.
Ups!

15 luglio 2009

Afa

Abruzzo, Iraq, Viareggio, Morti, Escort, Anniversari, Bugie, Aborto, Sorrisi infami, Vecchiume, Violenza, Razzismo, Ronde, Clandestini, Scudi fiscali, Paraculi, Assassini, Giudici a cena, Torte, Disastri aerei, Donne mutilate, Bambini violati, Stupri.

Non reggerò per molto a questo clima.

Vite parallele

Se fosse possibile scegliere, faccio presente a chi di dovere che la prossima volta vorrei rinascere (in ordine di preferenza) Ziva David, Lisbeth Salander o Rune (di Nero a Manatthan).

14 luglio 2009

Sciopero!



Sciopero contro il bavaglio alla libera espressione in rete!

06 luglio 2009

Basta poco

Un fine settimana a far spese in un negozio di bricolage (il mio personale paese dei balocchi, altro che gioiellerie), sistemare cose un po' qui un po' li'. Tanto sonno al fresco, una serata tranquilla con gli amici e i bambini che giocano senza litigare.
Basta davvero poco a ridarti il senso della vita.

Il pc spento per la maggior parte del tempo ha fatto la sua parte.

03 luglio 2009

All I wanna say is

All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.
All I wanna say is that They don't really care about us.

28 giugno 2009

Domenica

Svegliata alle 8.50, preso caffè.
Tornata a letto alle 9.30, coccolato marmocchio, canetti e marito in ordine sparso fino alle 10.
Poi il buio.

Svegliata alle cinque, tuffata nell'afa pomeridiana per arraffare pappa cani e latte alla coop.
Tornata sudata fradicia, bevuto mezzo litro di the verde e fiondata sotto la doccia.

Indossato pigiamino canottiera/calzoncini a righe verdi, giusto per non scordare l'Iran anche quando son fuori da FB.

Ora si comincia a ragionare.

E ti pare questa l'ora di farsi un caffé?

Tempo fa ho stilato un elenco delle cose che mi fanno (stare) bene e di quelle che mi fanno (stare) male.
In teoria dovrei cercare di riempire una parte consistente delle mie 24 ore con le prime ed evitare le seconde.

Quando ero più giovane ed avevo una bella scorta di energie da parte sia fisiche che psichiche le ho buttate candidamente nel cesso per occuparmi di stronzate. Ho imparato ad abbozzare. Non sempre, ma più di quanto avrei voluto. Ho fatto buon viso a cattivo gioco e ne sto mal-sopportando le conseguenze.

Tant'è che non saprei dire ora in quale momento si sia spezzato l'incanto, ma sento che sto covando un vaffanculo fotonico.

26 giugno 2009

Senza titolo

You are not alone in loop per tre ore sistemando coscienziosamente i cubi colorati di bejeweled blitz. Non è stata una bella giornata oggi. No. Nonostante il lavaggio del cervello sono afflitta da una cercata e consapevole solitudine. Questo vuoto è devastante e quando ti piglia ti piglia non ci son cazzi. Almeno, per ora non trovo rimedi. Ci ho provato tutto il tempo ma son inciampata e ho perso la strada da qualche parte. Mi son leccata le ferite ma ora basta, rimonto in sella e vado avanti.
Chi mi ama mi segua.
No, per stanotte non salverò il mondo.

Rest in peace

Another day has gone
I'm still all alone
How could this be?

Ricaduta. Come si dirà in inglese? Lacrime e sogni confusi e rabbia.
Non è stato bello.

But I am here to stay.
Not alone.

23 giugno 2009

Futuro

Chissà chissà domani
su che cosa metteremo le mani
se si potrà contare ancora le onde del mare
e alzare la testa
non esser così seria, rimani

I russi, i russi gli americani
no lacrime non fermarti fino a domani
sarà stato forse un tuono
non mi meraviglio
è una notte di fuoco

Dove sono le tue mani
nascerà e non avrà paura nostro figlio
e chissà come sarà lui domani
su quali strade camminerà
cosa avrà nelle sue mani.. le sue mani
si muoverà e potrà volare
nuoterà su una stella ...

Aspettiamo che ritorni la luce
di sentire una voce
aspettiamo senza avere paura, domani.

LD

22 giugno 2009

18 giugno 2009

Prima vennero...

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.

B.Brecht

16 giugno 2009

Non vi distraete.

Articolo 21:
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

10 giugno 2009

Diversità e integrazione

Firenze e Bologna distano un'ottantina di chilometri. Tre quarti d'ora in macchina ad esagerare. Eppure, nella vita di tutti i giorni tanto basta a scombussolarti un po'.

Una cosa a cui non mi sono ancora abituata, ad esempio, è questa: da che mondo è mondo a Bologna (ma anche a Ferrara, per dire) i negozi son chiusi il giovedì pomeriggio. A Firenze gli alimentari chiudono il mercoledì pomeriggio e tutti gli altri il lunedì mattina. Ogni volta che esco e vedo la cartoleria aperta resto basita per un secondo a chiedermi perchè invece il fruttivendolo sia chiuso.

Ecco... il fruttivendolo. A Firenze si chiama ortolano. E se a Bologna cerchi un posto dove vendano anche alcuni generi "no-food" tipo la carta da cucina o la carta igienica o qualche detersivo piuttosto che il pane e il prosciutto, vai dal droghiere. A Firenze ti guardano con circospezione e dopo aver sondato le tue intenzioni con qualche domanda buttata li' ti sparano un "aaaah! il pizzicagnolo!!". Che -mi raccomando- non è da confondersi col civaiolo: una sorta di droghiere specializzato in legumi, sementi, articoli da giardino.

Se a Bologna entri dal macellaio e chiedi una bistecca ti danno la fettina da fare in padella. Se lo fai a Firenze ti ammollano un chilo di carne alta tre dita. Se a Bologna chiedi le bracioline ti danno quelle di maiale, con l'osso. A Firenze invece ti danno... la fettina da fare in padella.

Per non parlare poi delle cose semplici semplici, come siamo noi massaie (ndt: casalinghe) tipo il lavello della cucina. Quello dove lavi i piatti e sotto cui riponi solitamente il secchio della spazzatura (ndt: il rusco) e i detersivi.
A Firenze no. Tanto per cominciare si chiama acquaio e sotto ci si tiene l'olio buono.

Tante piccoli sostanziali differenze per ottanta chilometri di distanza.
E poi ci meravigliamo se qualche imbecille rispedisce a casa (ndt: prigione) dei poveracci?

Eppure le cose più complesse si risolvono sempre nei modi più semplici.
Mio figlio va alla scuola pubblica e la classe è eterogenea. In tre anni di scuola (+3 di asilo) non l'ho MAI sentito appellare uno dei suoi compagni distinguendolo per nazionalità o colore della pelle.
Semmai mi chiede lumi sul significato dell'astenersi dal mangiare maiale per alcuni di loro e si pone dubbi su quale religione si senta lui di appartenere.

Ma questa è un'altra storia.

04 giugno 2009

Mettiamoci una pietra sopra

Il 5 maggio 2009 ho toccato il mio fondo.
A distanza di un mese sono sempre più convinta che ci si possa svegliare anche dal sonno più profondo. E così mi son data una regolata. Almeno ci sto provando. Mi sono definita in stand by, anche se è un'espressione che non rende appieno l'idea. Passo molto tempo ad osservare e ad ascoltare. A leggere. Ad entrare in contatto. A toccare con mano. Mi sono imposta di seguire una -seppur banalissima- routine quotidiana che via via che passa il tempo conto di arricchire con nuovi impegni.
Sono ancora in convalescenza, ci vorranno almeno altri due mesi di consolidamento perchè si possa parlare di "scampato pericolo". Per ora mi limito a non pretendere troppo da me stessa, a stare di più nel cuore che nella testa. Poi si vedrà. Passo dopo passo, giorno per giorno.
Al momento non posso permettermi di più. Organizzo il tempo di 24 ore in 24. Ed è già molto.
Nel frattempo ho deciso di ricominciare a scrivere.
Almeno per oggi.

06 aprile 2009

Tutto scorre

E così sono arrivata alla fine dei due anni di corso.
Anche se faticosi mi mancheranno quei tre giorni come sospesa, immersa nel silenzio, nello studio, il tempo dilatato.
Ora c'è da prepararsi per l'esame e continuare a studiare.
Ancora forse un paio di giorni carica di energia pulita come una pila che non inquina, da godersela... sta sensazione. Vorrei essere capace di disegnarla, o tradurla in musica per poterla riguardare o riascoltare quando sarò ripresa nel vortice.
Grazie a tutti voi, è stato bello camminare insieme.

31 marzo 2009

Le cazzate consapevoli

Come diceva qualcuno le cazzate consapevoli sono le peggiori.
Son quelle che provengono dalla parte meno amata di/da te.
Che ti fanno dire non ce la fo, mi spiace proprio non riesco.
E'-più-forte-di-me!
Allora prendi un martello grosso e tirati sul pollice, fai meno danni!
Come appallottolare un pezzo buono di te e buttarlo nel cestino. E hai voglia ad andarlo a ricercare dopo: qualcuno è già passato di lì e ha svuotato tutto.

16 marzo 2009

Saturazione

"La saturazione di un composto in una soluzione avviene quando il soluto è sciolto in quantità massima in un solvente e quindi non è possibile scioglierne di più, ossia quando il soluto raggiunge la concentrazione massima nella soluzione."

(Fonte:Wikipedia)

Umiltà

Il termine "umiltà" è derivato dalla parola latina "humilis", che è tradotta non solo come umile ma anche alternativamente come "basso", o "dalla terra".
Poiché il concetto di umiltà indirizza ad un'intrinseca stima di sè stessi, è enfatizzata nella branca della pratica religiosa e dell'etica dove il concetto è spesso definito più precisamente ed ampiamente.

(Fonte:Wikipedia)

13 marzo 2009

Faccio due passi

Per tornare a casa ieri sera ho utilizzato una delle mie strategie anti pigrizia.
Prendo il primo autobus che passa, scelgo una fermata che mi avvicini al percorso che mi porta verso i viali e/o Firenze Sud, scendo, nel caso mi faccio una passeggiata, riprendo il primo autobus che passa e via salendo, scendendo, camminando scopro nuovi angoli che non mi son mai soffermata a guardare, persone nuove, odori sconosciuti.

Ero piuttosto stanca quando alla fine son arrivata in piazza Gualfredotto e ne ho approfittato per passare a salutare Nadia nel suo negozio che in questi giorni esplode di colori quasi fosse un prato fiorito.
L'immancabile incenso acceso mi fa sentire odore di casa e prima di abbandonarmi al suo abbraccio scateno i miei sensi toccando sete, osservando ogni tonalità, annusando legni orientali, immaginando chi e come li ha lavorati e in che modo. Una sosta rigenerante prima di riprendere la via verso casa.

Quando attraverso la strada resto di stucco.
Non c'era un negozio di gioielli qui fino a ieri? Che ci fa ora uno di quegli orribili market -tutto a un euro- pieno di paccottiglia? Da dove viene questa plastica e chi ha male assemblato queste cornicette senza valore? Non è difficile immaginare come possa essere tutto a prezzi cosi' bassi. Molti entrano, pochi comprano.

Per fortuna nel mio cuore restano il calore del sorriso di Nadia che non ha prezzo e il suo saluto gioioso.
Namasté.

10 marzo 2009

Sono pignola

NON e ripeto NON si gira il sugo al pomodoro con lo stesso mestolo con cui ho girato la spadellata di carne appena buttata (appunto) in padella!
OH!

05 marzo 2009

Lettera aperta

Caro vicino (o dirimpettaio),
ti rode così tanto che abbiamo ottenuto il permesso per fare una tettoia cosi' che possiamo parcheggiare la nostra macchina al coperto?
O ti rode così tanto di non avere più libero accesso visivo al nostro giardino?
O ti rode e basta?

Comunque sia, il tuo Amico Vigile è arrivato, ha fatto il suo sopralluogo e ha sentenziato. Peccato che il Comune abbia sentenziato ben diversamente da lui e che quindi, caro vicino (o dirimpettaio) tu la prenderai in tasca.

Ma ti perdono.
Ti perdono perchè sinceramente del tuo ricorso ai vigili non mi importa una beneamata cippa, visto che sono in regola coi permessi.
E ti perdono perchè so (compassionevolmente) che devi avere avuto grossi problemi per perdere così tanto tempo in una questione che a mio avviso è assolutamente minimale rispetto ai problemi che stiamo affrontando in Italia, ma ti perdono anche se lo hai fatto solo per riempire il vuoto della tua vita o per placare l'invidia o chissa' per quale altro motivo.

Ti perdono, sinceramente.

E - ti prego - non prenderla come un'offesa personale se vedrai le piastrelle del nostro giardino formare un disegno che sembrano una scritta... ti assicuro che è solo un'allucinazione ottica quel "PUPPA!" che fa capolino in mezzo ai fili d'erba.

03 marzo 2009

Ho ancora la forza

Ho ancora la forza che serve a camminare,
picchiare ancora contro per non lasciarmi stare
ho ancora quella forza che ti serve
quando dici: "Si comincia !".

E ho ancora la forza di guardarmi attorno
mischiando le parole con due pacchetti al
giorno, di farmi trovar lì da chi mi vuole
sempre nella mia camicia...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada
che non sai mai se c'è
e al mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...

Ho ancora la forza di starvi a raccontare
le mie storie di sempre, di come posso amare,
di tutti quegli sbagli che per un
motivo o l'altro so rifare...

E ho ancora la forza di chiedere anche scusa
o di incazzarmi ancora con la coscienza offesa,
di dirvi che comunque la mia parte
ve la posso garantire...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada
che non sai mai se c'è
nel mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...

Ho ancora la forza di non tirarmi indietro,
di scegliermi la vita masticando ogni metro,
di far la conta degli amici andati e dire:
"Ci vediam più tardi..."

E ho ancora la forza di scegliere parole
per gioco, per il gusto di potermi sfogare
perché, che piaccia o no, è capitato
che sia quello che so fare...


F.G.

20 febbraio 2009

Il saggio

Pochi sono coloro che arrivano all'altra sponda.
La maggior parte degli uomini
si agita su e giù lungo questa sponda.

16 febbraio 2009

Consolazione

E' bello sapere che per toglierti il broncio è ancora sufficiente lasciarti vincere una partita a rubamazzo.

08 febbraio 2009

Per ogni cosa

Per ogni cosa c'e' il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.

C'e' un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.

Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.

Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.

Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.

Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.

Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.

Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

[...]

Ciò che é, già é stato; ciò che sarà già é.

Qoèlet 2, 25