Sul divano a farci le coccole nel pomeriggio, tra un cambio di canale e l'altro, una giornalista parlava di guerra.
"Mamma hai sentito cos'ha detto quella signolina? Guella. Mi racconti la storia della guella?"
"La storia della guerra? E' una storia molto triste, Gioele".
"Ma no mamma quella della guella e del ciplesso!"
"QUERCIA, Gioele QUERCIA, non guerra. E' diverso, molto diverso".
E poi questa sera a musica Matteo voleva giocare alle bombe.
E Margherita voleva quelle piccole piccole che fanno un rumore che stride.
Gioele con un cracker in mano e tante briciole sparse dappertutto li ascoltava a bocca aperta, senza capire.
Poco conta che Arnolfo non ci sia stato a giocare alle bombe, ne' grandi ne' piccole e che la musica abbia riempito subito un vuoto di parole.
So che saro' in grado di spiegare al piccolo che le bombe non sono un gioco divertente, anche se sugli scaffali dei negozi di balocchi continuiamo a trovarci i soldatini.
Nessun commento:
Posta un commento