Il pulsante di zoom della mia macchina digitale non funziona piu'.
Ho provato a smontarla, perche' sembra che in una delle due posizioni non faccia piu' contatto, ma l'unica cosa che sono riuscita a togliere e' stata la mascherina esterna. Il resto e' un blocco unico e non voglio fare ulteriori danni.
Non capisco come possa essere successo. E' vero che me la porto sempre dietro, in borsa, ma e' protetta da una custodia. Sembrerebbe caduta (e qui - non so perche' - mi vien da pensare all'angioletto azzurro).
Fulmineo, mentre scrivo queste due righe, il ricordo.
E' caduta. Dalla scrivania, qualche giorno fa. Quello che il mio neurone non mi ritorna e' l'autore del misfatto.
Si sovrappongono le immagini di Gioele sdraiato sotto la scrivania che gioca a tirare tutti i fili che penzolano, e di Fred che inciampa travolgendo tutto quello che trova sul pavimento, passandomi accanto di corsa perche' hanno suonato alla porta.
Non mi importa scoprire il colpevole, sto divagando.
E' che mi sento come se mi avessero tagliato via un pezzo, come se mi fossi rotta un braccio.
Mi sento persa, vuota, con un'occasione in meno a disposizione.
E la guardo sconsolata, senza nemmeno poterla fotografare, cosi' smontata e nuda com'e'.
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