Una maratona iniziata alle sette e trenta di stamattina e terminata una mezz'oretta fa. Unico momento di pausa il pisolino del pomeriggio dalle due e un quarto alle tre e mezza.
Il piano sembrava perfetto: scendo giu' col mio thriller fra le mani, arraffo un sacchetto di Pai, una Coca dal frigo e mi avvicino il pacchetto di sigarette.
Le patatine sono troppo salate, la Coca troppo fredda, mi e' andato il fumo in un occhio e mi ha punto una zanzara.
In attesa della congestione mi disilludo guardando l'orologio: mezzanotte e' passata, non posso nemmeno sperare in un sedici agosto particolarmente sfigato.
Come uno specchio, rifletto.
Lo stesso copione si sta ripetendo una volta di troppo nella mia vita. Mentre milioni di bollicine rimbombano nello stomaco, mi rendo conto che dipende da me - soltanto da me - cambiare la sceneggiatura.
In un nanosecondo un ruttone alla Fantozzi ridicolizza l'importanza della rivelazione.
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