19 dicembre 2003

Sto natale comincia a starmi sulle palle.
Premetto che non mi sento cibofobica (non credo sia il termine esatto), ma essendo (stata, soprattutto in passato) un soggetto allergico, sono molto attenta a tutto cio' che puo' essere allergizzante.
Una decina di giorni fa a casa della nonna ha voluto assaggiare il miele e subito dopo gli si e' arrossata una gota. Ho pensato subito che fosse stato quello, ma nonni e babbo mi hanno trattato come se stessi vaneggiando.
Evabbe'.
Comunque, non convinta, ho chiesto alla nonna di non darglielo piu', cosi' a scanso di equivoci.
Oggi lo vado a prendere e lo trovo come se gli avessero appiccicato la bocca della marini al posto della sua.
"Che ha fatto sto bimbo? Ha battuto una boccata?"
Nonna:"No, ce l'avevo in collo"
"Gli ha dato il miele per caso?"
Nonna tergiversa e comincia a balbettare... "Una puntina, l'ha visto, l'ha voluto.. l'ha mangiato cosi' volentieri... un cucchiaino.. una fetta di pane"
Bimbo si lamenta, il labbro e' tumefatto, non ci penso su due volte e lo porto al pronto soccorso.

Ci hanno fatto entrare subito.
"Il bambino e' caduto?"
"Se fosse caduto non l'avrei portato qui. Ha assaggiato il miele, penso che sia una reazione allergica", finito di dirlo lo mettono sul lettino e gli sparano in bocca il Tinset.
Poi lo visita il medico e gli prescrive anche il Bentelan, oltre a raccomandarsi di fare le prove allergologiche.

La nonna e' distrutta, io non riesco proprio ad essere soddisfatta di aver avuto ragione.
E ho una gran voglia di pigliare a calci qualcosa.

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