22 maggio 2003

Un tifone di sfiga si e' abbattuto su di noi.
Quando sembra che il vento cali e si possa riprendere fiato bisogna stare attenti, perche' e' soltanto li' che si riposa per ritornare.
Piu' violento di prima.
Mi sento come se fossi su una zattera, al largo, preda della natura.

Non posso fare granche' adesso, se non aspettare che la bufera si calmi.
O mi trascini giu' con se'.

Stasera nella buchetta delle lettere una convocazione dei carabinieri.
C'e' altro?

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