19 marzo 2010

Onda su onda.

Il dolore arriva a ondate di mare in tempesta.
Non posso fare altro che accoglierlo e assecondarlo per non esserne travolta e spazzata via come certi relitti che un attimo prima erano lì e un secondo dopo non ci sono più.
Io voglio ritrovarmi, sulla spiaggia, quando l'onda passa.
Bagnata fradicia, infreddolita, ma viva.

2 commenti:

Jaqueline ha detto...

anche questo è vita.. forse la maggior parte di quella che viviamo è dolore, ma chi è forte, chi ha voglia di combattere per la serenità riuscirà a superare qualsiasi cosa! ti mando anche io un pò della mia così il dolore non ti può scalfiggere.. ciau

Pat. ha detto...

Grazie.