27 marzo 2010

Max Pezzali e il fiume

"La persona che conta di pù nella vita non è quella che ti fa fare follie, tipo lanciarti sotto un treno. La persona che conta è quella che ti permette di fare un progetto, che ti fa venire voglia di andare avanti e di fare più strada possibile insieme. E' come la differenza tra la felicità e la serenità: la felicità è immediata, non è destinata a durare. Per me la cosa più importante è la serenità, meno eclatante ma più costante e forte. E' un flusso d'acqua che riesce a modificare il corso dei fiumi."
Noi abbiamo bisogno di completarci; è questo lo scopo della nostra esistenza. Certo, le grandi passioni ci attirano, sono lo tsunami che ci rende vivi, ma lasciano solo distruzione.
Invece il fiume che scorre tranquillo, senza scossoni, riesce ad arrivare dove vuole e porta nutrimento, è l'acqua essenziale che ci disseta, la vita invece che la distruzione.
Tutto ciò è la metafora dell'amore giovanile e di quello maturo che arriva dopo varie esperienze formative. L'amore vero."

Queste poche righe recuperate per caso su una rivista continuano a ronzarmi in testa. Sembra tutto talmente evidente da non doverle nemmeno dire queste parole, né tanto meno scriverle.

"Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri o sono pazzo io?"
(Albert Einstein)

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