21 giugno 2008

Panzanella di metà giugno

Una decina di fettine di pane rimaste dalla cena di ieri sera mezza cipolla rossa -tagliata finefine- qualche foglia di lattuga -spezzettata- tanti pomodorini -fatti in quattro con cura- e poi olio e sale e un pizzico di pepe le mani che sbriciolano il pane ammorbidito dall'acqua e lo strizzano benbene e poi mescolano insieme tutti gli ingredienti con un piacere quasi fisico nel paciugare

(come da bambina quando facevo le formine sulla spiaggia)

e poi tutto sotto l'acqua (riordinare pulire sciacquare) copri con cura e lascia in frigo a riposare mentre in casa ronza (piano) il condizionatore e da sopra arriva il fresco del tuo chiacchiericcio mentre inventi un gioco e da sotto un bicchiere di sangria fredda a corroborare le fatiche mentre immagino te sdraiato sul suo lettino che sonnecchi e ascolti lui che gioca con un nulla lui lontano (finalmente) da tivu e computer libero di essere un bambino (mentre fai volare l'astronave e non sai -dio voglia tu non lo scopra mai- quanta fortuna abbiamo quanta fortuna hai).

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