23 agosto 2005

 

Forse viene dal passato la sensazione di libertà che provo ogni volta che me ne vado in giro in bicicletta.
Vento sul viso, la strada che sento mia, soprattutto in questi ultimi giorni di quasi totale assenza di auto, l'aria che sembra pulita e sento il profumo degli alberi. In questa zona ci sono un sacco di pini e se potessi chiudere gli occhi potrei quasi pensare di essere al mare.

Quando ero piccina passavo la maggior parte del tempo in bicicletta scorrazzando in campagna, ma la vera emozione era quella che provavo quando le ruote giravano sull'asfalto. La strada. Il pericolo paventato dalla mamma, l'acquisizione di una ulteriore autonomia.

Ecco, forse questa sensazione arriva proprio da qui.

C'è ancora tanto da fare dentro e fuori, ma piano piano ci arrivo. Il rientro al lavoro è coinciso con il ritorno del mal di stomaco, puntuale. Sono state serene queste vacanze passate a risistemare casa e anche la montagna con la GS non è stata così male. Certo la tattica di passare dormendo la maggior parte del tempo ha avuto molteplici risvolti positivi...

Ho risistemato lo studio prevedendo un tavolo da utilizzare per disegnare. Posizionato sotto la finestra, sgombro per appoggiare i miei lavori.
Basta fughe.

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