12 agosto 2011

Il bandolo della matassa

No, devo ritrovare il filo.
Mi rendo conto che ad un certo punto ho mollato e mi sono rassegnata. So bene che qualcosa è cambiato e la luce si è spenta. Tutto ha avuto inizio da li. Cerco di ricordare quando e come questo sia successo, ho vaghi ricordi e sensazioni ma ho bisogno di toccare con mano, razionalizzare, no visualizzare, rifare il percorso dall'inizio e capire in quale punto mi sono persa per provare a ritrovare la strada.
Rimugina rimugina alla fine è questo blog la memoria principale dei miei ultimi otto nove anni di vita. Le foto, sì anche quelle, ma devo collegare tutto in una giusta sequenza spazio temporale.

La resa è avvenuta nel 2004 ma lo sfacelo ha avuto inizio nel 2007.
Ho messo due punti fermi. Saranno collegati fra di loro? Forse.
Devo recuperare quattro anni e mezzo di silente follia autodistruttiva.

Mamma mia son già stanca al solo pensiero.

Una serie di rinforzi negativi dal 2004 al 2006 che hanno cementificato il senso di rassegnazione ed inutilità. Poi la fuga.
L'ottundimento. La lievitazione.

Minchia che casino. Che poi sfoglia qui sfoglia là ti pareva non dovessi finire sul post della morte di Ginger? Secondo me non è un caso, ho sempre pensato che lei fosse il mio dàimon.


It does not make sense. It cannot exist. It’s impossible, and if it isn’t impossible, it’s irrelevant, and if it isn’t either of those things, it’s embarrassing.

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